27/06/2005

Il cinema delle periferie ha trionfato alla terza edizione dell'Ischia Film Festival, la manifestazione che premia le location cinematografiche complici dello sviluppo del turismo locale. Sabato 25 giugno alla Torre di Guevara la giuria, presieduta da Vittorio Giacci e dal regista Carlo Lizzani, ha portato sul podio le opere prime Saimir di Francesco Munzi, come miglior film italiano, e La storia del cammello che piange di Byambasuren Davaa e Luigi Falorni come miglior film straniero (la produzione è tedesca). Due film in cui il paesaggio, quello degradato del litorale laziale vicino Roma e quello arcaico del deserto del Gobi in Mongolia, gioca un ruolo da protagonista. Miglior documentario è stato giudicato I ragazzi della Panaria di Nello Correale, il racconto dei quattro giovani fondatori di una piccola casa di produzione siciliana che nel '49 realizzò Stromboli con Anna Magnani. Tra i cortometraggi ha invece vinto Capolinea di Mario Cosentino e con Donatella Finocchiaro.

Premi minori sono andati a L'iguana, Tartarughe sul dorso, Dopo mezzanotte, e alla pellicola tedesca Cow Girl, mentre il Ciak di Corallo alla carriera è stato assegnato a Vittorio Storaro, direttore della fotografia tre volte premio Oscar che mosse i primi passi come assistente proprio a Ischia negli anni '60. Tra i momenti clou del festival, un workshop sul cineturismo e l'inaugurazione della prima Bict (Borsa internazionale del cine-turismo), un luogo d'incontro tra produttori, tour operator e film commission per creare una maggiore sinergia tra cinema e turismo. L'appuntamento per i professionisti del settore è per l'inverno prossimo alla Bit a Milano e a Ischia in estate per la quarta edizione del festival. Dopo un primo assaggio riservato alla stampa, nel giugno del 2006 sarà anche attivato il "movie tour" sulle location dei film girati a Ischia: oltre 40 produzioni internazionali, tra le quali Cleopatra (1963) e Il talento di Mr. Ripley (1999).