08/12/2005

Dopo San Paolo in ottobre, il Coordinamento europeo dei festival torna di nuovo in america portando alcuni film alla 27/a edizione del Festival de L'Havana che ha preso il via lunedì per concludersi il 16 dicembre. Sarà l'ultima tappa di questo giro del mondo, una iniziativa sostenuta dal programma MEDIA che punta a facilitare l'accesso dei professionisti locali alle ultime produzioni europee accompagnando i film con delle conferenze stampa e degli incontri con gli autori.

All'Havana si vedranno sei film provenienti dai quattro angoli del Vecchio Continente: One Day in Europe di Hannes Störh (leggi l'intervista) che sarà a Cuba per incontrare il pubblico. Il secondo film del danese Simon Staho (leggi l'intervista) Bang Bang Ourangutang sarà rappresentato dal produttore di Cinevita Film Compagny. Brigitte Rouan porterà la sua fantasia immobiliare Travaux… on sait quand ça commence [+leggi anche:
trailer
scheda film], una delle ultime produzioni di Humbert Balsan venduta da Pyramide, mentre un'altra coproduzione francese (con Italia, Belgio e Israele), il bel film di Raidu Mihaileanu Vai e vivrai [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Denis Carot
intervista: Didar Domehri
intervista: Radu Mihaileanu
scheda film] (leggi il Focus) sarà rappresentato dal suo rivenditore Films Distribution. Due film arrivano dalla penisola iberica accompagnati dai registi: Fragíl, quarto titolo dello spagnolo Juanma Bajo Ulloa, e Fado Blues del portoghese Luis Galvaõ Teles, rivenduto dal suo coproduttore lussemburghese Samsa Film.

Dopo Honk Kong, Singapore, New Delhi e San Paolo, il Coordinamento avrà presentato oltre una trentina di titoli del Vecchio Continente.

(Tradotto dal francese)