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AUDIOVISIVO Francia

Misteri dell'affare Vivendi

di 

- Ancora misterioso il destino del gruppo Vivendi dopo la partenza di Messier. Ipotesi per il futuro, sotto la direzione di Fourtou

Il momento difficilissimo che la Vivendi Universal sta attraversando alimenta le inquietudini e le speculazioni degli 'addetti ai lavori' del cinema francese. Le voci di smantellamento del gruppo non si sono interrotte con le dimissioni di Jean-Marie Messier. Strettamente legati alle attività e al finanziamento della produzione francese ed europea, Studio Canal e Canal + sono così diventate immediatamente oggetto degli appetiti di molti e in questo clima di incertezza il gruppo Pathé e Lagardère, come anche i canali televisivi TF1 e M6 sono già in fila per avere la loro parte. Tra le numerose ipotesi la più interessante sembra quella secondo la quale lasciando gli americani di Vivendi Universal Entertainment, Studio Canal possa riposizionarsi nell´ambito della produzione e distribuzione europea. Elemento chiave di questa ipotesi è il mantenimento, in seno a Studio Canal, del suo catalogo di circa 5000 film, tesoro del cinema francese ed europeo.
Sono però da prevedere ulteriori movimenti all´interno dello Studio, come dimostra la partenza annunciata per fine agosto del direttore generale Brahim Chioua. Resta ancora in sospeso anche la questione della distribuzione nelle sale: la filiale Bac Distribution vorrebbe infatti integrare la sua alleanza con Bac Majestic con un terzo partner. La strategia del nuovo leader di Vivendi Universal, Jean-René Fourtou, resta ancora misteriosa, ma le grandi manovre sono già iniziate.

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(Tradotto dal francese)

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