Isabel Coixet apre le danze
di Annika Pham
La 6a edizione del Belfast Film Festival (23 marzo- 1 aprile 2006) si aprirà e chiuderà con due film girati esclusivamente nell’Irlanda del Nord. Domani pomeriggio, la regista catalana Isabel Coixet (cfr. intervista di Cineuropa ) sarà presente all’anteprima per Regno Unito e Irlanda del suo ultimo film La vita segreta delle parole [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Isabel Coixet
scheda film], vincitore di 4 premi Goya. Il film, che narra la storia di un operaio di una piattaforma petrolifera che ha subito delle gravi ustioni (Tim Robbins) e viene accudito da una taciturna infermiera dell’Est Europa (la canadese Sarah Polley), è stato girato in un cantiere navale della ‘Harland and Wolff’, nell’Irlanda del Nord.
Il film horror di Michael Bassett, Wilderness, girato nelle foreste del Cavehill e del Tollymore, avrà la sua anteprima mondiale il 1° aprile, chiudendo il festival. Gli attori Toby Kebbell (Dead Man’s Shoes) e Karly Greene (nominato all’Oscar per il corto Everything in This Country), che saranno presenti all’anteprima del film, interpretano il ruolo di due dei sei giovani delinquenti mandati a seguire un corso disciplinare che si tiene su un’isola remota. I ragazzi realizzeranno però presto che le cose non sono come sembrano. Al film seguirà inoltre un dibattito, che si terrà nel corso di un seminario con il regista e il produttore di Ecosse Films, John McDonnell e Robert Bernstein.
Un totale di 130 film da 25 paesi verrà proiettato a Belfast per 10 giorni, suddiviso in 16 diverse sezioni del festival, supportato dalla Orange. Tra le anteprime che verranno presentate nella sezione Galà, il gangster film multirazziale di Mark Hammond, Johnny Was, girato a Belfast nel 2005, e GuinnessSize Me, di Robert James e Chris Kelly, documentario di due filmmaker locali che hanno cercato di scoprire cosa sarebbe accaduto se avessero consumato solo birra Guinness per una settimana.
18 altre pellicole, parte della sezione Cinema Europeo, includono Eleven Men Out dell’islandese Robert Douglas, La contessa bianca del britannico James Ivory, Low Profile del tedesco Christoph Hochhäuster e Time To Leave [+leggi anche:
trailer
scheda film] del francese François Ozon.
(Tradotto dall'inglese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.
