07/06/2006

"Il diavolo per me ha molte facce e l’inferno e il paradiso sono qui adesso". Danis Tanović è a Roma per l'uscita de L'Enfer [+leggi anche:
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scheda film] (il 9 giugno, distribuito da 01, e nei prossimi giorni esce anche in Ungheria, Germania, Grecia e Spagna), secondo lungometraggio del regista di origine bosniaca, dopo il premio Oscar No Man's Land.

Il film è basato su una sceneggiatura di Krzysztof Kieslowski, secondo capitolo di una trilogia su Paradiso, Inferno e Purgatorio, concepita poco prima di morire dal maestro polacco con il suo sceneggiatore Krzysztof Piesiewicz per altrettanti giovani autori stranieri. "Non credo di essere capace di fare un film alla Kieslowski", ha affermatoTanović. "Anzi, qualcuno ha letto questa mia rivisitazione come un vero e proprio sacrilegio. Il mio modo di lavorare è sicuramente diverso dal suo, ma ho utilizzato la sua sceneggiatura di circa sessanta pagine affascinato soprattutto dai suoi personaggi femminili".

Molto maltrattato dalla critica francese, L'Enfer è un dramma al femminile, interpretato dalle attrici francesi Emmanuelle Béart, Karin Viard, Marin Gillain e Carole Bouquet, per un pubblico prevalentemente di donne dai 25 anni in su.

"Mi entusiamava l'idea di coprodurre un film di Tanović", racconta a Cineuropa Rosanna Seregni, che con la Sintra Film ha partecipato con l'11 per cento al budget totale di poco più di 6 milioni di euro. "Ho accettato la proposta del produttore Čedomir Kolar, con cui avevo già lavorato in Slovenia per Well Tempered Corpses, di diventare il terzo produttore europeo, assieme a Francia e Belgio. Abbiamo così ottenuto anche il contributo di 600mila euro da Eurimages, ed è stata anche molto importante la collaborazione di Rai Cinema. La partecipazione dell'Italia non è solo finanziaria: il film è montato da Francesca Calvelli, che aveva lavorato anche in No Man's Land".