Cinque titoli in programma
di Annika Pham
Il secondo lungometraggio di Björne Runge, Mouth to Mouth, selezionato in concorso, guida la scuderia di autori svedesi presenti quest’anno al Karlovy Vary International Film Festival (30 giugno- 8 luglio).
Lanciato sui circuiti cinematografici internazionali nel 2003 dal suo lungometraggio di debutto Daybreak, vincitore di un Orso d’Argento a Berlino e di quattro Premi Guldbagge (Oscar svedesi), Runge torna con la storia di un dramma familiare. A differenza di Daybreak, centrato sul tradimento, Mouth to Mouth parla di riconciliazione, sopravvivenza e liberazione.
Un padre tenta di ricondurre alla ragione la figlia fuggita di casa un anno prima, e che convive ora con un uomo più anziano a limite con la tossicodipendenza. Il film ha vinto un Guldbagge quest’anno per il Miglior Attore Non-Protagonista (Magnus Krepper). Prodotto da Clas Gunnarson per Zoyd Productions, la co-produzione svedese-danese viene venduta da Trust Film Sales.
Nel programma del concorso documentari, Åsa Blanck e Johan Palmgren presenteranno il loro docu-drama The Substitute, sullo scontro generazionale tra la vecchia e la nuova Svezia. Modern TV ha prodotto la pellicola in co-produzione con SVT.
Due lungometraggi di debutto anche nella sezione ‘Another View’: Om Gud Vill (God Willing) di Amir Chamdin, storia d’amore ambientata nel 1975, durante l’estate più calda mai registrata a Stoccolma, venduto da Sonet Film, e Storm [+leggi anche:
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scheda film] di Måns Mårlind e Björn Stein, impressionante film d’azione che unisce dramma psicologico e computer game, già venduto a numerosi paesi da Trust Film Sales. In ultimo, Babar’s Bilar di Rafael Edholm, nel catalogo di Nordisk Film International Sales, avrà la sua anteprima internazionale come parte del ‘Variety’s Critics’ Choice’.
(Tradotto dall'inglese)
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