22/06/2006

Francia, Italia, Gran Bretagna, Danimarca: con l’uscita oggi della coproduzione franco-italo-belga L'enfer [+leggi anche:
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scheda film] di Danis Tanovic, distribuito nelle sale ungheresi da Best Hollywood, il cinema europeo prosegue la sua presenza regolare sugli schermi dell’Ungheria. Dal 25 maggio, 9 lungometraggi non nazionali del Vecchio Continente hanno beneficiato di una distribuzione in terra magiara. Tra questi si distinguono quattro produzioni maggioritarie francesi, Le temps qui reste [+leggi anche:
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scheda film] di François Ozon e La Vérité si je mens 2 lanciati da Budapest Film e da FF Film, così come Les Temps qui Changent [+leggi anche:
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scheda film] di André Téchiné e Anthony Zimmer di Jérôme Salle distribuiti da SPI International l’8 giugno (con il sesto posto al box-office per il secondo nel primo weekend di programmazione). Da notare anche la bella carriera della coproduzione minoritaria francese Silent Hill [+leggi anche:
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scheda film] di Christophe Gans che si è mantenuta sei settimane nella top 10, totalizzando 210 000 euro di incassi.

Gli spettatori magiari così hanno potuto apprezzare la diversità della cinematografia europea con il lungometraggio danese Dear Wendy di Thomas Vinterberg (distribuito l’1 giugno da SPI), i film britannnici The Road to Guantanamo [+leggi anche:
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scheda film] di Michael Winterbottom (Budapest Film, 1 giugno) et Keeping Mum [+leggi anche:
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scheda film] di Niall Johnson (Forum Hungary, l’1 giugno), e la coproduzione italo-lussemburgo-anglo-americana The Merchant of Venice [+leggi anche:
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scheda film] di Michael Radford (distribuito il 15 giugno da SPI e nono dopo il primo weekend). Da segnalare infine sul versante degli incassi che i primi posti sono sempre occupati dai film americani, ad eccezione del britannico Match Point [+leggi anche:
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scheda film] di Woody Allen nella top 10 per quattro settimane.

(Tradotto dal francese)