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FILM Portogallo

Diario dalla Bosnia

di 

Il regista cileno Patricio Guzman una volta ha detto: "Un paese senza documentari, è come una famiglia senza un album di foto". Citazione perfetta per il documentario di Joaquim Sapinho sul dopoguerra in Bosnia che sarà da domani nelle sale con Lusomundo. Dopo i recenti film al femminile sulla guerra dei Balcani– La vita segreta delle parole [+leggi anche:
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di Jamila ZbanicDiários da Bósnia ci fa scoprire i ricordi personali del regista in viaggio in Bosnia nel 1996 e nel 1998 quando ha filmato un paese che tentava di rimarginare le proprie ferite di guerra.

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"Si tratta proprio di un album fotografico – ha spiegato Sapinho – ma non ci sono solo belle foto e bei ricordi, e non viene censurato tutto ciò che vorremmo dimenticare del nostro passato. Volevo fare un album su tutte quello che si vorrebbe dimenticare ". Ma fare un film sull’eredità di una guerra e sulle possibilità di ricostruzione non è stato facile. Bisognava trovare il tono giusto: "Non volevo né giudicare, né fare lo storico... desideravo solo raccontare quello che ho visto cercando di concentrarmi principalmente sui piccoli cambiamenti delle prospettive piuttosto che adottare un approccio assoluto e sistematico".

Basato sul rifuto di una struttura cronologica classica, il documentario combina le immagini in flash-back dei due viaggi con gli appunti scritti dal regista. Il lungo montaggio "è stato come un terzo viaggio durante il quale ho scoperto un paese che non era la Bosnia, ma la mia Bosnia. Per questo il film è raccontato in prima persona e per questo si chiama diario)", ha aggiunto il regista. Allo stesso tempo intesse con successo dei legami con i ricordi del pubblico. "Gli spettatori hanno i loro ricordi. E’ come se questi due tipi di immagini dessero loro la possibilità di creare delle proprie immagini e di assemblarle per creare la propria storia", ha concluso il regista.

Prodotto da Rosa Filmes, Diários da Bósnia è il primo documentario di Joaquim Sapinho dopo due lungometraggi, l’applauditissimo Corte de Cabelo del 1995, e The Policewoman del 2003. Intanto è in corso il casting del suo prossimo film. Sarà il racconto dell’iniziazione di due adolescenti che cercano, ognuno a modo suo, di trovare la propria strada.

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(Tradotto dall'inglese)

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