email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2006 Concorso

Private Property: rivalità di famiglia

di 

Dopo aver sperimentato il registro comico nel suo secondo lungometraggio, Ça rend heureux [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Fabrizio Rongione
intervista: Joachim Lafosse
scheda film
]
, il filmmaker belga Joachim Lafosse (leggi l’intervista) torna ai temi del suo debutto, Folie Privée: la violenza tra parenti e i problemi familiari irrisolti che ne determinano il suo collasso.

Nue-Propriété [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, che vede la partecipazione di Isabelle Huppert -inaspettatamente assente, questa sera, alla proiezione ufficiale- raggiunge quello che altri film in cui l’attrice francese era presente non sono riusciti ad ottenere: essere un film con la Huppert senza però permettere al suo carisma di adombrare il film stesso. Nella pellicola, lei è Pascale, divorziata che decide di iniziare una nuova vita con il fidanzato Jan (Kris Cuppens). Il progetto di vita comprende la possibile vendita della casa dove ha vissuto con i due figli gemelli, Thierry e Francois -interpretati dai fratelli Jérémie e Yannick Renier- la cui dichiarata opposizione alla vendita della casa nasconde una reazione ben più profonda contro la possibile perdita della madre per un altro uomo. La seduzione che Pascale esercita sui gemelli -lontana però dalla tematica sessuale del personaggio di Honoré in Ma mère [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
- è mista però all’assenza di una figura paterna, ridotta al ruolo di mera risorsa finanziaria (più che affettiva).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Con numerose scene filmate nella casa oggetto delle dispute familiari, Nue-Propriété ha uno stile "a porte chiuse" che contribuisce di certo alla sensazione angosciosa di una tensione che aumenta continuamente. Le riprese statiche delle scene dei pasti in famiglia sono in aperta contraddizione con gli stati d’animo disturbati della protagonista, e sono molto più interessanti delle più ordinarie riprese con la telecamera a mano in stile Dogma. "Desideravo che tutti i personaggi che volessero uscire dalla scena fossero fuori dallo schermo. Il fotogramma è come una casa che i personaggi non possono lasciare", ha commentato il regista, che ha dedicato il film non ad una persona ma "ai nostri limiti". Cosa significa imporre dei limiti, e come ci si deve comportare quando si capisce di averli infranti?

La dimensione distruttiva di Nue-Propriété si concentra tuttavia nel finale catartico: "Il finale del film segna la fine di una storia e l’inizio di un’altra. Ognuno dei personaggi può riconsiderare la sua famiglia; non come forma di prigionia ma come risorsa di circolazione e movimento", ha aggiunto Lafosse.

Nue-Propriété è prodotto da Tarantula in co-produzione con Mact Productions, RTBF, Tarantula Luxembourg, il supporto del Centre du Cinéma de la Communauté française et des télédistributeurs wallons, e Wallimage. Films Distribution si occupa delle vendite internazionali.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy