12/12/2006

Stimata al 44,2 % nei primi undici mesi del 2006 contro il 38,1 % dello stesso periodo 2005, secondo i dati diffusi ieri dal Centre National de la Cinématographie (CNC), la quota di mercato dei film francesi insegue quella delle produzioni americane, che sale al 45,1 % dall’inizio dell’anno. Un ottimo mese di novembre per le produzioni nazionali ha rafforzato una tendenza che potrebbe vedere i lungometraggi francesi chiudere la stagione a un livello mai raggiunto dalla metà degli anni ’80 (leggi l’articolo), una performance da analizzare con attenzione per stabilire se si tratti o meno di una conseguenza diretta della crescita vertiginosa del numero di film francesi prodotti.

Una cosa è comunque certa: dopo un ripiegamento in ottobre (- 9,3 %), novembre ha segnato la rimonta con 16,47 milioni di spettatori, vale a dire il 13 % in più rispetto al novembre 2005. Questa accelerazione porta il totale annuale a 167,5 milioni di entrate, in aumento del 10,4 % in confronto ai primi undici mesi del 2005. E un mese di dicembre semplicemente identico a quello dell’anno scorso vedrebbe il 2006 chiudersi a 190,5 milioni, il che rappresenterebbe il miglior risultato degli ultimi 23 anni, dopo il record del 2004 (195,38 milioni).

Questa dimostrazione dell’ottima salute del cinema nelle sale francesi e del potenziale popolare dei film nazionali, deve molto al successo di Prête-moi ta main [+leggi anche:
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scheda film] di Eric Lartigau che ha superato i 3 milioni di spettatori (17,8 milioni di euro di incasso) in cinque settimane e di Ne le dis à personne [+leggi anche:
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scheda film]di Guillaume Canet (2,4 milioni di spettatori in cinque settimane). Anche Indigènes di Rachid Bouchareb (leggi il focus) sfiora i 3 milioni di entrate in 10 settimane mentre il film d’animazione Azur e Asmar [+leggi anche:
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scheda film] di Michel Ocelot continua a fare il pieno con 1,2 milioni di fans in sei settimane. Quanto all’Europa, da notare anche le 850 000 entrate di The Queen [+leggi anche:
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scheda film] di Kim Rossi Stuart (leggi il focus) che raggiunge i 105 000 spettatori in quattro settimane, con una saggia distribuzione in una sessantina di copie.

(Tradotto dal francese)