10/01/2007

Attualmente in California al Festival internazionale del cinema di Palm Springs per presentarvi il suo ultimo film, Vitus [+leggi anche:
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intervista: Christian Davi
intervista: Fredi M. Murer
scheda film] (Hugofilm) (leggi il Focus), il regista svizzero Fredi M. Murer sarà presto celebrato a Trieste.

Il Festival Alpe Adria Cinema, la cui 18esima edizione si terrà dal 18 al 25 gennaio, gli dedica infatti una retrospettiva di dieci corti e lungometraggi, tra cui Vitus (2006) – candidato elvetico alla nomination all’Oscar per il miglior film straniero – Grauzone (1979), L’âme sœur (Höhenfeuer, 1985) e Pleine lune (Vollmond, 1998), oltre ai documentari Bernhard Luginbühl (1966) e Wir Bergler in den Bergen sind eigentlich nicht schuld, dass wir da sind (1974). Gli storyboard dei suoi film saranno inoltre esposti nella sala principale del festival e un libro, che raccoglie i contributi di Paolo Vecchi, Tullio Masoni e Domenico Lucchini, sarà pubblicato per l’occasione.

In Francia, anche l’Institut Lumière di Lione rende omaggio al cineasta. Sotto l’insegna La belle voisine, una retrospettiva intitolata "Fredi M. Murer, ieri e oggi" sarà presentata nell’ambito di un omaggio del Comune e della regione Rhône-Alpes alla creazione contemporanea svizzera (12 gennaio-31 marzo).

Le opere di altri sette registi svizzeri saranno mostrate a Trieste, mentre il Festival del cinema di Palm Springs accoglie altre tre coproduzioni elvetiche: So Long! [+leggi anche:
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scheda film] del tandem tedesco-svizzero Stefan Hillebrand e Oliver Paulus (Motorfilm), così come due opere austriache, You Bet Your Life [+leggi anche:
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scheda film] di Antonin Svoboda (Triluna Film) e Slumming [+leggi anche:
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scheda film] di Michael Glawogger (Dschoint Ventschr).

(Tradotto dal francese)