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CANNES 2007 Settimana della Critica / Francia

Un eroe naif

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La 46ma edizione de La Semaine de la Critique, sezione collaterale di Cannes, si è aperta ufficialmente ieri con la vena sperimentale del lungometraggio di debutto di Bruno Merle, Héros [+leggi anche:
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Nella presentazione del film, i due protagonisti Patrick Chesnay e Michaël Youn l’hanno descritto, rispettivamente, come un "progetto atipico” e “un UFO nell’attuale cinema francese”. E se, da una parte, era facile immaginare l’irrequietezza con la quale il film sarebbe stato ricevuto sulla Croisette, dall’altro non c’è stato, in effetti, spazio per la delusione. Come Merle — anch’egli presente a Cannes — ha enfatizzato, Héros è un film “naif” e le sue qualità e i suoi difetti sono legati al suo essere senza pretese, ma in maniera assai poco comune.

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Il film, scritto e diretto dal regista e Emmanuelle Destremau (Youn ha collaborato ai dialoghi), racconta la storia di Pierre, comico televisivo che rapisce il suo cantante preferito, Clovis Costa. Dopo le riprese iniziali, dal montaggio frenetico, che vedono Pierre al lavoro, le scene successive si spostano subito nell’appartamento di Pierre, nel quale Costa è tenuto in ostaggio.

Le motivazioni dietro al rapimento sono ancora sconosciute, e Mele non sembra interessato a spiegazioni rapide e dirette. Preferisce, invece, mischiare i generi e utilizzare questo mix come un divertente viaggio di esplorazione, sia come regista che come creatore di personaggi. A porte chiuse, crime film, psico-dramma, musical — Héros è tutto e niente allo stesso tempo.

"Volevo che la priorità fosse data sempre ai personaggi e alla loro intimità" ha detto Merle. Youn — che è, praticamente, in tutte le riprese — ritrae il suo personaggio con toni ambigui: criminale patetico, rapitore poco dotato, eroe romantico che prova ad essere Cyrano de Bergerac, Pierre rimane un uomo fragile e tragicomico che nessuno può immaginare o, in fin dei conti, accettare.

Per contro, la prova di Chesnay è più passiva — letteralmente, poiché il suo personaggio passa la maggior parte del film legato ad una sedia con un nastro — ma ci sono dieci minuti nei quali i due uomini si aprono l’uno all’altro, mostrando in effetti che i due personaggi condividono lo stesso talento.

Questo approccio orientato ai personaggi è ulteriormente sottolineato quando Pierre discute apertamente dello sviluppo della storia con Merle (off-camera). Sarcasticamente, i due minimizzano alcune opzioni “déjà-vu” dicendo che Merle, d’altra parte, non è Scorsese. Sì, ci ricordiamo delle parole di Merle prima della proiezione (si tratta di un film “naif”), ma l’auto-coscienza che si aggiunge al non prendersi mai sul serio del film è un buon punto d’inizio per crescere.

Prodotto da Cyriac Auriol per Les Films du Requin, Héros è stato supportato da Arte France Cinéma e co-prodotto da Artistic Images, Canal + e CinéCinéma. Il film uscirà in Francia il 20 giugno per Rezo, mentre le vendite internazionali sono affidate a Coach 14.

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(Tradotto dall'inglese)

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