04/07/2007

Già pluripremiato, nominato ai Lola tedeschi, selezionato l'anno scorso a Karlovy Vary, Winterreise [+leggi anche:
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scheda film], secondo lungometraggio per il cinema del tedesco Hans Steinbichler è tra i film presentati nel concorso ufficiale della quinta edizione del Festival del Cinema Europeo di Bruxelles (29 giugno – 7 luglio), ancora senza distributore in Belgio. Benché la sceneggiatura lasci in sospeso molte cose, Winterreise, privilegiando una narrazione visionaria, dimostra audacia e una grande forza estetica. Come il "Winterreise" di Schubert, ciclo di 24 canzoni, il film racconta l'inesorabile avanzata verso la morte, e con essa, la solitudine e la disperazione. Tra ritratti crepuscolari e sequenze nervose e strazianti, accompagna la fuga di un uomo in lotta contro il proprio destino.

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Franz Brenninger è un imprenditore di successo. Sull'orlo del fallimento, tenta un ultimo colpo e organizza una truffa che lo porterà in Kenya. Tiranno, folle o depresso, Brenninger è soprattutto un personaggio in lotta contro la propria fine, che tenta di sfuggire alla decadenza. Talvolta abbattuto, talvolta euforico, l'immenso e imponente Josef Bierbichler (il Cuore di vetro di Werner Herzog) ricorda nella sua interpretazione proprio le manie di grandezza di un Aguirre o di un Fitzcarraldo, dando al suo personaggio questa indomita energia di corpo abitato dalla rabbia, un rivolta inutile.

Prodotto da Dieter Ulrich Aselmann e Robert Marciniak per d.i.e.film.gmbh, Winterreise è una coproduzione con gli austriaci di Wega Film e il BR Bayerischer Rundfunk. Sostenuto da FFF Bayern, l'FFA, l’Österreichisches Filminstitut, il BKM e Media Plus, Winterreise è venduto all'estero da Beta Cinema.

(Tradotto dal francese)