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VENICE 2007 Giornate Degli Autori

Adriana Asti e Gilbert Melki brillano sotto la pioggia di Tokio

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Il noto regista teatrale e di opere liriche Frédéric Fisbach ha aggiunto il cinema alle sue molte esperienze artistiche con La pluie des prunes , una storia drammatica su un commediografo francese, François (Gilbert Melki), che si reca in Giappone per partecipare all’allestimento di uno dei suoi lavori, accompagnato dalla sua nonna malata (Adriana Asti), che si sta riprendendo da un ictus dopo il quale non ha più parlato.

E’ un altro film delle Giornate degli Autori che racconta di chi è alla ricerca della propria identità e delle proprie radici, con François che si sente sempre meno a suo agio e sempre più fuori posto in un paese straniero, sua nonna Tina che ricomincia a parlare, e tutti e due che imparano a conoscersi come non erano mai riusciti a fare.

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Ha detto Fisbach: “La storia è basata su due mie storie personali: il mio viaggio in Giappone per lavoro e la malattia di mia nonna. Poi ho incontrato la sceneggiatrice Anne Louise Trividic e insieme abbiamo cercato di creare qualcosa di più articolato partendo da questo materiale”. La Trividic ha raccontato che andare in Giappone con Fisbach dopo averlo appena incontrato è stato fondamentale per creare il personaggio di François: “Ho imparato a conoscere sia Frédéric che la cultura giapponese proprio in quel viaggio. Lo choc culturale provato da me è stato analogo a quello provato da François ed è stata un’esperienza fondamentale per poter scrivere con lui”.

Quando gli è stato chiesto che tipo di bagaglio personale e professionale desiderava trasmettere attraverso il film, il regista ha risposto “Volevo presentare l’ambiente del teatro a chi non lo conosce, e spesso ritiene che sia un mondo bizzarro. Mi sono anche posto delle domande sull’identità e il senso di un luogo, perché io sono un francese di prima generazione, di origine mediterranea. E mia nonna ha cominciato a parlare con me dopo essersi ammalata, in una specie di esperanto, un misto di inglese, tedesco, italiano, arabo, e così via”.

Ciò che colpisce di La pluie des prunes è anche che Fisbach evita molti dei clichés culturali mostrando una Tokio raramente vista nei film prodotti in occidente, ed è il suo essere fuori posto nella vita di tutti i giorni a rendere il disorientamento di François più profondo.
Melki è protagonista in una performance incisiva, nei panni di un uomo freddo, in fin dei conti vittima più della sua incapacità di esprimere la tristezza e il dolore che dello choc culturale, e la Asti è splendida nella sua interpretazione di una donna che oscilla tra momenti di ingenuità infantile e di saggezza dispensata a suo nipote nella speranza di aiutarlo ad aprirsi.

Il film, costato un milione di euro, è stato coprodotto da Fred Ballaïche per Shilo Films (in seguito a Tehilim [+leggi anche:
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di Raphael Nadjari) e da ARTE France, assieme a Eurospace e 2.1 Films. Prodotto inizialmente per la televisione, il film è già stato trasmesso su Arte lo scorso novembre, mentre i registi sperano in una sua uscita nazionale tra marzo ed aprile 2008. La società Umedia si occuperà delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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