03/09/2007

Fra quattro giorni, gli islandesi potranno vedere Veðramót di Gudny Halldorsdottir, una delle opere più personali della filmmaker, in uscita il 7 settembre in quattro copie.

La Gudny è tra i registi islandesi più noti, con 15 lavori tra lungometraggi, serie TV e documentari, per lo più commedie, fra i quali il successo del 1992 The Men's Choir. Con Quiet Storm, ambientato negli hippie anni '70, Halldorsdottir passa al dramma per raccontare un episodio della sua vita che ricorda con tristezza.

Giovane idealista appena ventenne, lavora con alcuni amici in un Istituto per giovani sbandati. Il "flower power" è la regola, e i ragazzi credono che la loro apertura e la loro leggerezza possano fare molto. Nessuna sa molto, però, sugli adolescenti, sul perché siano lì e per quanto tempo ancora. Trent'anni dopo, Halldorsdottir scopre che alcune ragazze erano state vittime di abusi sessuali. "Quando ho scoperto la verità, ero shockata e non avevo idea di ciò che accadeva lì. Il film è un modo per chiedere scusa alle vittime", ha spiegato la filmmaker.

Il film, costato 1.2 milioni di euro, è stato prodotto dal partner produttivo di Halldorsdottir, Halldor Thorgeirsson per Umbi Film, in co-produ zione con Nordisk Film. Quiet Storm ha ricevuto il supporto dell'Icelandic Film Fund, Nordisk Film & TV Fond, ed alcuni investitori privati che hanno messo insieme il 10% dei finanziamenti.

"Oggi c'è molto più denaro di prima in Islanda, gli investitori privati con ambizioni culturali e quelli che hanno investito nel nostro film hanno creduto in noi totalmente", ha detto Thorgeirsson.

(Tradotto dall'inglese)