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VENEZIA 2007 Orizzonti Doc

In treno fino al Lido

di 

Dietro al titolo da romanzo di formazione, Il passaggio della linea di Pietro Marcello (secondo titolo italiano in Orizzonti doc) sale a bordo degli Espressi che percorrono la penisola: per lo più notturni, questi treni spesso fatiscenti ogni giorno portano a lavoro (o riportano a casa) l’esercito dei pendolari, un’umanità varia che si mescola negli stessi vagoni, e si affaccia agli stessi finestrini.

Di questa umanità, Arturo Nicolodi è il campione: libero pensatore anche a costo dell’arresto, da qualche anno dorme sui treni. La vita – dice nel film – l’ha portato a essere un pezzente: e lui si è adeguato (“seguo il flusso della mia esistenza”), dormendo su treni, ché è “meglio che vivere in un ospizio”.

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Se la voce di questo novantenne è ancora nitida, il crogiolo d’etnie, condizioni sociali e dialetti fa d’ogni Espresso una Babele di lingue, che in più di un’occasione costringe lo spettatore italiano a leggere i sottotitoli inglesi, nel tentativo di decifrare la matassa inestricabile di voci. E di suoni: perché sferragliando sui binari, le lamiere arrugginite di questi convogli in estinzione ci ricordano di quando i viaggi erano rumorosi, e il sound-design ovattato degli aeroporti era privilegio di pochi.

Prodotto da Indigo Film (presente in Mostra anche con Bianciardi! e La ragazza del lago [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
), il film di Pietro Marcello è stato realizzato in associazione con Mercurio Cinematografica, con il supporto del Libero Bizzarri Documentary Fund e di Raitre.

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