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VENEZIA 2007 Premi collaterali

A Kechiche il premio dei critici

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Aspettando il Leone d’Oro, al Casinò del Lido è tempo di premi collaterali: a cominciare dal FIPRESCI della critica internazionale, che sceglie il francese La Graine et le mulet [+leggi anche:
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intervista: Hafsia Herzi
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di Abdellatif Kechiche, e il documentario Jimmy Carter: Man from Plains di Jonathan Demme. La rivista italiana Filmcritica assegna il Premio Bastone Bianco a La Fille coupée en deux [+leggi anche:
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di Claude Chabrol, con una menzione speciale a un altro maestro fuori concorso, il Manoel de Oliveira di Cristóvão Colombo – O enigma [+leggi anche:
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Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani laurea con il Premio Francesco Pasinetti il migliore degli italiani, Non pensarci [+leggi anche:
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di Gianni Zanasi, segnalando Valzer [+leggi anche:
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di Salvatore Maira. La scelta di due titoli dei Venice Days conferma l’accoglienza riservata agli italiani in concorso, di gran lunga meno apprezzati dei connazionali nelle altre sezioni. Non smentiscono la tendenza i premi ai migliori attori, Toni Servillo per La ragazza del lago [+leggi anche:
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(Settimana della Critica) e Valeria Solarino ancora per Valzer. Menzione anche per il documentario Il passaggio della linea, presentato in Orizzonti, per “lo sguardo attento di un giovane regista sull'Italia quotidiana e nascosta che anche nel 2000 continua a viaggiare sul vecchio treno della speranza”. Il film di Pietro Marcello è stato segnalato anche dalla giuria del Biografilm Award e dal Premio Doc/it – Provincia Autonoma di Trento, che ha assegnato il massimo riconoscimento a L’Aimée di Arnaud Desplechin.

Le due rassegne indipendenti della Mostra, la Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori, hanno entrambe il loro vincitore: alla SIC ha trionfato all’unanimità il taiwanese The Most Distant Course di Lin Jingjie, mentre i Venice Days premiano Sztuczki [+leggi anche:
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intervista: Andrzej Jakimowski
intervista: Tomasz Gąssowski
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di Andrzej Jakimowski, e festeggiano la consegna del Queer Lion (al miglior film a tematica omosessuale) a The Speed of Life di Ed Radtke.

Il Leoncino d’Oro, attribuito dagli studenti delle scuole superiori, è andato a The Darjeeling Limited di Wes Anderson, mentre Cinemavvenire – orfana del fondatore Gillo Pontecorvo – ha premiato I’m not There di Todd Haynes, e la coproduzione ispano-messicana La zona [+leggi anche:
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di Rodrigo Plà.

A Peter Greenaway è andato il Premio Fondazione Mimmo Rotella, per il “saldo legame con le arti figurative” di Nightwatching [+leggi anche:
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, mentre il Prix du Forum Cinema et Litterature sceglie l’inglese Atonement [+leggi anche:
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di Joe Wright.

Tra le organizzazioni cinematografiche, la FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) ha premiato Non pensarci, la CICAE (Confédération Internationnale des Cinémas d'Art et d'Essai) la coproduzione franco-coreana With the Girl of Black Soildi Jeon Soo-il.

La giuria cattolica del SIGNIS ha scelto In the Valley of Elah del premio Oscar Paul Haggis, segnalando l’impegno europeo di Ken Loach (It’s a Free World [+leggi anche:
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) e Abdellatif Kechiche, che con La Graine et le mulet (tra i più accreditati al Leone) ottiene pure il Premio La Navicella dell’Ente dello Spettacolo.

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