email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

DISTRIBUZIONE Italia

Ad Asti il futuro del cinema d’essai

di 

Il cinema d’essai è in crisi? La domanda è lecita, specie in Italia, dove il flop di molti titoli recenti ha costretto all’autocritica distributori di successo come Valerio De Paolis; mentre altri – è il caso di Cesare Petrillo e Vieri Razzini, titolari della piccola ma combattiva Teodora Film – denunciano il cambio di rotta (e di linea editoriale) di molte etichette di qualità.

Anche di questo si parlerà fino al 12 ottobre ad Asti, dove si sono aperti ieri (con l’anteprima pubblica del franco-libanese Caramel [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, e alcune proiezioni riservate agli addetti ai lavori) i tradizionali Incontri del Cinema d’Essai. L’iniziativa, organizzata da Agis e Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) e giunta alla 7a edizione, registra la presenza di circa 500 tra esercenti, distributori, produttori, registi e interpreti.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

In programma tavole rotonde (sul documentario, sul rapporto tra l’autore e la sala cinematografica, in collaborazione con Doc/it e Centoautori), ma soprattutto tanti film, a uso e consumo degli esercenti: che ad Asti vedono per la prima volta quattordici titoli di punta della loro programmazione invernale. A cominciare da Things We Lost in the Fire, il primo film americano della danese Susanne Bier, molto atteso all’imminente Festa di Roma. E ancora, da Cannes arrivano Lo scafandro e la farfalla [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
di Julian Schnabel e il cartoon Persepolis [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Marc-Antoine Robert
intervista: Marjane Satrapi, Vincent P…
scheda film
]
, da Venezia Sleuth [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
di Kenneth Branagh e The Darjeeling Limited di Wes Anderson, mentre dall’Italia giungono due successi di critica veneziani (Non pensarci [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Gianni Zanasi e Il passaggio della linea di Pietro Marcello), l’intenso Jimmy della collina di Enrico Pau, e il nuovo kolossal in costume di Roberto Faenza, I Vicerè [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
.

Accanto alle proiezioni, spazio anche ai premi: i film d’essai dell’anno sono Centochiodi [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Ermanno Olmi e Le vite degli altri [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Florian Henckel von Donner…
intervista: Ulrich Muehe
scheda film
]
di Florian Henckel von Donnersmarck, il miglior regista esordiente è Giorgio Diritti per Il vento fa il suo giro, Francesca Calvelli è la migliore montatrice (In memoria di me [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
), Ezio Bosso il migliore compositore (Rosso come il cielo [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
), e Francesca Cima la migliore produttrice, con la sua Indigo Film.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy