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FILM / RECENSIONI

Ben X

di 

- La sorprendente avventura di un film-fenomeno venuto dalle Fiandre. Un'opera prima atipica premiata a Montreal e venduta in 32 paesi

Ancor prima dell'uscita nelle sale, il successo di Ben X [+leggi anche:
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scheda film
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di Nic Balthazar era già garantito grazie a una campagna promozionale sapientemente orchestrata. Premio del Pubblico ecumenico al Festival di Montreal, scelto come rappresentante belga nella corsa all'Oscar 2008 per il miglior film straniero e selezionato alla Berlinale nella competizione Generation14, questa opera prima è stata venduta in 32 territori ed è già oggetto di un remake negli Stati Uniti. Con oltre 260 000 entrate nelle Fiandre e a Bruxelles, si è piazzato al 17mo posto del box-office belga 2007; il suo lancio da Kinépolis nelle sale valloni è invece previsto per il 19 marzo, contemporaneamente all'uscita in Francia da Océans Films. L'esito è prevedibile, essendo questo l'ultimo di una serie di successi.

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Ben X è l'adattamento di un libro originariamente commissionato a Nic Balthazar per incitare i giovani alla lettura. Liberamente ispirato a un fatto di cronaca drammatico (il suicidio di un adolescente autistico tormentato dai suoi compagni di classe), il romanzo conobbe un successo inatteso e venne successivamente adattato per il teatro con la stessa fortuna. Erwin Provoost (MMG Production), che ha scoperto registi come Marc Didden, Stijn Coninx e Dominique Deruddere, e che negli ultimi anni ha registrato enormi successi al box-office belga (De Zaak Alzheimer,Windkracht 10, Vermist), ha chiesto allora a Nic Balthazar di adattarlo lui stesso per il cinema, una proposta accettata dal neo-regista, che ha seguito così il precetto del suo personaggio: "Tutto sta nell'osare". Ben X è anche il primo film interamente prodotto da Peter Bouckaert (associato di Erwin Provoos) e segna il debutto sul grande schermo del giovane Greg Timmermans nei panni di Ben. Affiancato da grandi professionisti, come il direttore della fotografia Lou Berghmans e il montatore Philippe Ravoet , Nic Balthazar ha girato Ben X con un budget modesto di 1,5 M€, ma con l'ambizione di farne un film per il grande pubblico, girando anche (per la prima volta al cinema) scene nel cyberspazio: il videogioco MMORPG (Mass Multiplayer Online Role Playing Game) Archlord, passatempo di Ben.

Ben X gioca su diversi livelli di realtà e punti di vista. Oltre alle immagini dei videogiochi, ci sono i flash-back che rappresentano i ricordi del protagonista, al quale la macchina da presa è spesso molto vicina. Il tutto è completato da testimonianze su Ben rilasciate davanti alla macchina da presa, un effetto semi-documentario che accentua la struttura drammatica del film, perché sembrano registrate dopo la fine della storia. Il film inserisce al centro della narrazione diverse "mise en abyme" (storie nelle storie) e trascina lo spettatore in una serie di rimbalzi. Ben X vince la scommessa di divertire e commuovere allo stesso tempo, facendo sentire la profonda disperazione, la lotta e la sofferenza del suo personaggio. Giovane adolescente autistico affetto dalla sindrome di Asperger, Ben cerca di condurre una vita normale, ma è vittima dei soprusi sempre più violenti dei suoi compagni. In rete, invece, è un eroe. Nel suo videogioco, impiega tutti i mezzi a sua disposizione per difendersi, con un vero e proprio colpo di scena finale. Immagine stilizzata, taglio rapido e suspense: l'intelligenza di questo film sta nell'aver centrato il suo target di pubblico, nell'averlo sorpreso e sedotto, nell'aver voluto trasmettere il suo messaggio con dolcezza. Ma soprattutto, ed è probabilmente questa la principale ragione del suo successo, Balthazar è riuscito a trasporre nell'universo banale di una scuola e nella storia difficile di un adolescente autistico gli ingredienti del mito, e fare del suo personaggio una figura eroica.

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(Tradotto dal francese)

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