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CANNES 2008 Un Certain Regard / Francia

Johnny Mad Dog, bambino soldato

di 

Piccole, micidiali macchine da guerra. Robot invasati, perfettamente addestrati alla rivoluzione, drogati, senza paura. Sono i bambini soldato della Liberia di Johnny Mad Dog [+leggi anche:
trailer
scheda film
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film selezionato in Un Certain Regard del regista francese Jean-Stephane Sauvaire, al suo secondo lungometraggio dopo un esordio con un documentario sulla violenza nella città di Medellin (Colombia).

Ed è proprio la forma docudrama che i produttori Mathieu Kassovitz (l'attore e regista de L'odio) e Benoit Jaubert hanno voluto per questo impressionante viaggio nell'inferno della guerra civile del paese africano terminata dopo 14 anni, nel 2003. Partendo dal romanzo omonimo di Emmanuel Dongala e dalle fotografie del pluripremiato fotoreporter di guerra Patrick Robert (che appaiono al termine del film) Sauvaire non ha potuto fare altro che rintracciare alcuni dei protagonisti di quegli orrori, ragazzini di 13-15 anni, e far loro reinterpretare se stessi: lavaggio del cervello da parte degli adulti, riti di iniziazione, droghe, slogan militari, stragi, stupri e ogni tipo di nefandezza che ha avvelenato le menti di questi giovanissimi, convinti di vivere in un grande videogioco di guerra.

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Per raccontare questo incubo, Jean-Stephane Sauvaire ha scritto, girato e montato il film in maniera frenetica, con accelerazioni e rallenti, esattamente come un action-movie americano. Soltanto che quella è la realtà di tanti, troppi Paesi. La storia del giovane death dealer Johnny, soprannominato Mad Dog, convinto come i suoi compagni di rivoluzione di essere invulnerabile alle pallottole, e quella parallela dell'adolescente Laokolé, un volto che sembra scolpito in un legno pregiato, si incrociano e sono quelle di due vittime della stessa sopraffazione degli "adulti".

Girato in Libera in due mesi con un budget di soli 2,3 M € (Francia al 78%, Belgio al 22) il film è stato preacquistato da Canal + ed è venduto da TF1 International.

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