31/08/2008

Ritorno al Lido per Claire Denis, habitué della Mostra dai tempi di Beau Travail e Vendredi soir. “L’incontro con Venezia è stato molto fortunato”, spiega la cineasta francese, che a quattro anni da L’intrus [+leggi anche:
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scheda film] (candidato all’epoca al Leone d’oro), presenta Fuori concorso il suo ultimo 35 rhums [+leggi anche:
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I bicchieri del titolo sono quelli che vanno bevuti, tutti d’un fiato, nelle occasioni speciali: così la pensa Lionel, che ogni giorno torna a casa dal lavoro, e lì trova la figlia Joséphine. I due si prendono cura l’uno dell’altra, in una quotidianità fatta di gesti sempre uguali: la Denis (anche sceneggiatrice col fidato Jean-Pol Fargeau) li registra, e con lo stesso pudore racconta i sentimenti dei due vicini – il giovane Noé e la taxista Gabrielle – esclusi dall’intimità di quell’impenetrabile nucleo familiare.

“È un film intimista, una storia d’amore”, continua la regista: che pure (come spesso in passato) specchia il paesaggio interiore dei suoi personaggi in quello sociale dei luoghi dell’azione. Merito anche dell’ispirata – e sensuale – fotografia di Agnés Godard, complice abituale dell’autrice.

Alla Denis, d’altronde, piace circondarsi sempre degli stessi collaboratori: a cominciare dal protagonista Alex Descas. “Il film l’ho scritto pensando a lui, e ai padri del cinema di Ozu: l’archetipo del genitore poco loquace, ma affidabile”.

Nel cast di volti consueti (su tutti Grégoire Colin, “l’ho conosciuto quando aveva quattordici anni, poi è stato protagonista di Nénette e Boni, un film a cui mi piacerebbe dare un seguito”), spicca l’inedita Mati Diop.

Prodotto dalle francesi Soudaine Compagnie e Arte France Cinema, con i tedeschi di Pandora Film Produktion (probabile ragione della poco riuscita trasferta in Germania, utile solo a ritrovare il volto fassbinderiano di Ingrid Caven), 35 rhums si avvale del sostegno di WDR/Arte, Cofinova 4, Soficinema 4, con la partecipazione di Canal+, TPS Star, Centre National de la Cinématographie, Filmförderungsanstalt e il supporto di Eurimages. Le vendite internazionali sono affidate a Elle Driver.