15/09/2008

Dopo aver conquistato la Croisette, le sale, i media, il pubblico in patria e fuori, Eldorado [+leggi anche:
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scheda film] continua il suo cammino e guarda a Hollywood, direzione Oscar.

Il comitato nazionale di selezione, presieduto dalla regista Marion Hänsel, ha annunciato la decisione venerdì scorso. La loro scelta è andata dunque, senza grande sorpresa, su un grande successo belga del 2008. Caso o diplomazia, il comitato sembra adottare già da qualche anno, nella selezione, la strategia dell'alternanza tra film francofoni e fiamminghi: De Zaak Alzheimer [+leggi anche:
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scheda film] di Erik Van Looy nel 2004, L’Enfant [+leggi anche:
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intervista: Luc & Jean-Pierre Dardenne
scheda film] dei fratelli Dardenne nel 2006, Ben X [+leggi anche:
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intervista: Nic Balthazar
intervista: Peter Bouckaert
scheda film] di Ben Balthazar nel 2007.

Ad oggi, solo sei film belgi hanno partecipato alla finale, l'ultimo dei quali è Pauline et Paulette [+leggi anche:
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scheda film] di Lieven Debrauwer nel 2002. Nessuno di questi ha conquistato la prestigiosa statuetta, ma due coproduzioni belghe sì: Antonia’s Line di Marleen Gorris nel 1995, e No Man’s Land [+leggi anche:
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scheda film] di Danis Tanovic nel 2002. Si saprà il 22 gennaio prossimo se il secondo lungometraggio di Bouli Lanners sarà selezionato tra i cinque pretendenti al titolo.

Nel frattempo, il film prosegue la sua brillante carriera, ancora in cinque sale belghe. Ha attirato dalla sua uscita più di 40 000 spettatori, un risultato molto soddisfacente per un film belga francofono. E' sicuramente meno del successo cannense dei Dardenne (Il matrimonio di Lorna [+leggi anche:
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intervista: Arta Dobroshi
intervista: Jean-Pierre et Luc Darde…
intervista: Olivier Bronckart
scheda film] sta per raggiungere quota 30 000 entrate in poco più di due settimane di programmazione), ma meglio di Le Fils [+leggi anche:
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scheda film], per dare un'idea. In Francia, Eldorado ha sedotto più di 100 000 spettatori e gira ancora in 67 copie.

(Tradotto dal francese)