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INDUSTRIA Francia

TV pubblica: l'ora della verità

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Viva preoccupazione tra i professionisti francesi per l'avvio, oggi all'Assemblea nazionale, dell'esame del disegno di legge sulla riforma dell'audiovisivo pubblico, che prevede la soppressione della pubblicità sulla televisione pubblica (tra le 20 e le 6 del mattino a partire dal 5 gennaio 2009 e definitivamente dal 2011), ma anche la nomina del PDG di France Télévisions da parte del Consiglio dei ministri, così come un ulteriore taglio pubblicitario per i canali privati quando trasmettono fiction e film.

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Le conseguenze economiche di questa rivoluzione sul budget della TV pubblica (450 M€ di risorse pubblicitarie in meno) dovrebbero in teoria essere controbilanciate da una tassa dello 0,9 % sul fatturato degli operatori delle telecomunicazioni e da un'altra del 3 % sui proventi pubblicitari delle reti private. Ma gli emendamenti presentati dai deputati in commissione hanno già trasformato queste due risorse potenziali in due tasse variabili dall'1,5 % al 3 % per una, e dallo 0,5 % e lo 0,9 % per l'altra.

Queste modifiche, che saranno discusse fino al 4 dicembre e sottoposte al voto della Camera dei deputati, hanno galvanizzato l'attenzione dei professionisti del cinema e dell'audiovisivo francese. Diversi membri della commissione Copé (Marin Karmitz, Hervé Chabalier, Marie Masmonteil, Nicolas Traube...), già incaricata dal presidente Sarkozy di riflettere sul futuro della televisione pubblica, si sentono "traditi" e hanno denunciato "una struttura claudicante e un finanziamento aleatorio".

La Société des Réalisateurs de Films, secondo la quale "si indeboliscono le risorse del servizio pubblico favorendo in modo spudorato le reti private", chiede che sia inserita nella legge "una garanzia per le risorse, per assicurare il budget di France Télévisions al di là delle fluttuazioni del mercato pubblicitario". Una richiesta condivisa dall'ARP (autori-registi-produttori), la quale auspica anche (come la SACD e la SCAM) che "la quantificazione del finanziamento necessario a France Télévisions sia affidato a un'autorità indipendente".

Quanto al cinema, France Télévisions ha l'obbligo di pre-finanziare i film europei con il 3,2 % del suo fatturato (52,9 M€ nel 2007), obbligo che passerà al 3,5 %. I canali pubblici si sono anche impegnati a trasmettere almeno 420 lungometraggi all'anno (di cui 200 in prima serata).

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(Tradotto dal francese)

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