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ESERCENTI Francia

Pirateria, si punta sulla risposta graduale

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Il calo degli spettatori e la pirateria, tra gli argomenti principali dei dibattiti di Deauville dove ieri si è concluso il 60° Congresso della Federazione nazionale dei cinema francesi (FNCF), non hanno lasciato i rappresentanti delle istituzioni indifferenti. La direttrice generale del Centre National de la Cinématographie (CNC), Véronique Cayla, ha annunciato agli esercenti che "la lotta contro la pirateria sta per essere intensificata" e che una legge al riguardo dovrebbe essere votata alla fine del 2005. Tra repressione, prevenzione ed educazione, il principio della risposta graduale punta a quattro tappe di azione contro i pirati di film su Internet: mail di avvertimento, lettera raccomandata, blocco dell'accesso, rescissione del'abbonamento.

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Il ministro della Cultura Renaud Donnedieu de Vabres ha confermato il sostegno pubblico agli esercenti insistendo sul ruolo dello Stato in materia di "regolamentazione dell'insieme del settore". L'iter di un film (uscita in sala, dvd sei mesi dopo, diffusione tv nove mesi più tardi per Canal+, dodici mesi dopo per i canali a pagamento, due anni dopo per le reti hertziane se sono coproduttrici e tre anni se non lo sono) deve dare spazio anche a internet e al video on demand che è in rapido sviluppo (CanalPlay debutta in dicembre e TPSvod in novembre). Le trattative in corso tra le organizzazioni professionali del cinema francese e i FAI (Fornitori di accesso internet) potrebbero scegliere come tempi, 8 o 9 mesi. Ma se l'implicazione dei provider nella lotta contro la pirateria lasciasse a desiderare, una legge potrebbe mettere tutti d'accordo.

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(Traducción del francés)

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