La Rochelle celebra le registe turche
- Sei cineaste turche in programma nella sezione Découverte della 44a edizione del festival che presenterà circa 200 film dal 1° al 10 luglio
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Noto per la qualità della sua ampia programmazione, il Festival Internazionale del Film di La Rochelle aprirà domani la sua 44a edizione con la Palma d'Oro 2016, I, Daniel Blake [+leggi anche:
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scheda film] dell’inglese Ken Loach. Dal 1° al 10 luglio, sono circa 200 i film nel programma dell’evento che ha deciso quest’anno di mettere in luce Yesim Ustaoglu e le registe turche.
Nel menu della sezione Découverte figurano i cinque lungometraggi di Yesim Ustaoglu, che ha accompagnato la rinascita del cinema turco, dalla sua opera prima The Trace (1995) fino ad Araf [+leggi anche:
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scheda film] (in Orizzonti a Venezia nel 2012), passando per Journey to the Sun (in concorso a Berlino nel 1999), Waiting for the Clouds [+leggi anche:
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scheda film] (Panorama della Berlinale 2005) e Pandora's Box [+leggi anche:
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scheda film] (Conchiglia d’oro a San Sebastian nel 2008). Un percorso che ha aperto la strada ad altre registe del suo paese come Pelin Esmer, i cui tre lungometraggi saranno proiettati a La Rochelle: il documentario La Pièce e i film di finzione 10 to 11 [+leggi anche:
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scheda film] (2010) e Watchtower [+leggi anche:
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scheda film] (2012). Quattro opere prime completano questo programma: Nobody’s Home [+leggi anche:
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intervista: Deniz Akcay
scheda film] di Deniz Akçay (Venice Days 2013), Motherland [+leggi anche:
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scheda film] di Senem Tüzen (Settimana della Critica della Mostra di Venezia 2015), Dust Cloth [+leggi anche:
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intervista: Ahu Öztürk
scheda film] di Ahu Öztürk (Forum della Berlinale 2016 e premio Cineuropa al festival di Istanbul) e il nominato all'Oscar Mustang [+leggi anche:
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intervista: Deniz Gamze Ergüven
scheda film] di Deniz Gamze Ergüven (Quinzaine des réalisateurs cannense 2015).
Il festival di La Rochelle renderà omaggio quest’anno, in loro presenza, ai registi Alain Guiraudie (con tutti i suoi film, in particolare Rester vertical [+leggi anche:
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intervista: Alain Guiraudie
scheda film], presentato in concorso a Cannes), Barbet Schroeder e Frederick Wiseman, e le retrospettive saranno dedicate ai cineasti Carl Thedor Dreyer (con un’integrale d’eccezione) e Jean Vigo, e all’attore italiano Alberto Sordi.
Si segnala inoltre una sezione che esplora il documentario animato che include fra gli altri Crulic - The Path to Beyond [+leggi anche:
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intervista: Anca Damian
scheda film] e The Magic Mountain [+leggi anche:
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scheda film] della rumena Anca Damian, Rocks in My Pockets [+leggi anche:
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intervista: Signe Baumane
scheda film] della lettone Signe Baumane.
Tra la quarantina di lungometraggi recenti in cartellone, in anteprima francese o ancora inediti nel paese, brillano in totale 21 titoli selezionati a Cannes, tra cui Toni Erdmann [+leggi anche:
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Q&A: Maren Ade
scheda film] della tedesca Maren Ade, Graduation [+leggi anche:
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Q&A: Cristian Mungiu
intervista: Cristian Mungiu
scheda film] del rumeno Cristian Mungiu, Sieranevada [+leggi anche:
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Q&A: Cristi Puiu
scheda film] del suo connazionale Cristi Puiu, The Salesman [+leggi anche:
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scheda film] dell’iraniano Asghar Farhadi, Aquarius [+leggi anche:
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scheda film] del brasiliano Kleber Mendonça Filho, The Happiest Day in the Life of Olli Mäki [+leggi anche:
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intervista: Juho Kuosmanen
scheda film] del finlandese Juho Kuosmanen, Dogs [+leggi anche:
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intervista: Bogdan Mirica
scheda film] del rumeno Bogdan Mirica, Albüm [+leggi anche:
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intervista: Mehmet Can Mertoglu
scheda film] del turco Mehmet Can Mertoglu, L’Economie du couple [+leggi anche:
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intervista: Joachim Lafosse
scheda film] del belga Joachim Lafosse, Fai bei sogni [+leggi anche:
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Q&A: Marco Bellocchio
scheda film] dell’italiano Marco Bellocchio, Victoria [+leggi anche:
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intervista: Justine Triet
scheda film] di Justine Triet e Mercenary [+leggi anche:
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intervista: Sacha Wolff
scheda film] di Sacha Wolff.
Sei lungometraggi presentati a Berlino saranno anche a La Rochelle con l’Orso d’Oro Fuocoammare [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
scheda film] dell’italiano Gianfranco Rosi, United States of Love [+leggi anche:
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intervista: Tomasz Wasilewski
scheda film] del polacco Tomasz Wasilewski, Cartas da guerra [+leggi anche:
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Q&A: Ivo M. Ferreira
scheda film] del portoghese Ivo M. Ferreira, Mellow Mud [+leggi anche:
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intervista: Elina Vaska
intervista: Renars Vimba
scheda film] del lettone Renars Vimba, On the Other Side [+leggi anche:
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intervista: Zrinko Ogresta
scheda film] del croato Zrinko Ogresta e il documentario Homo Sapiens [+leggi anche:
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intervista: Nikolaus Geyrhalter
scheda film] dell’austriaco Nikolaus Geyrhalter. In menu anche Sparrows [+leggi anche:
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intervista: Rúnar Rúnarsson
scheda film] dell’islandese Rúnar Rúnarsson, Dead Slow Ahead [+leggi anche:
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intervista: Mauro Herce
scheda film] dello spagnolo Mauro Herce, Thirst [+leggi anche:
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intervista: Svetla Tsotsorkova
scheda film] della bulgara Svetla Tsotsorkova, Lea [+leggi anche:
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scheda film] dell’italiano Marco Tullio Giordana e Irréprochable [+leggi anche:
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scheda film] del francese Sébastien Marnier.
Da notare infine le prime mondiali del documentario Dernières nouvelles du cosmos [+leggi anche:
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scheda film] di Julie Bertuccelli e del lungo di finzione Gorki-Tchekhov, 1900 di Fabrice Cazeneuve, per un festival di La Rochelle 2016 di notevole ricchezza che proporrà anche film di scuole, una sezione di opere restaurate, un focus "musica e cinema" e una "notte dei pianeti proibiti".
(Tradotto dal francese)
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