La Residenza della Cinéfondation premia i progetti 2017
- CANNES 2017: Dodici registi emergenti e residenti del programma della Cinéfondation si sono contesi i due premi consegnati dal CNC durante una sessione di pitching
Ogni anno, 12 giovani registi sono ammessi alla Residenza della Cinéfondation per preparare il loro film d’esordio o la loro opera seconda. Il programma è diviso in due sessioni, ognuna delle quali dura quattro mesi e mezzo. I partecipanti della 33° edizione, ormai conclusa (1 ottobre 2016 – 15 febbraio 2017) e quelli della 34°, attualmente in corso (1 marzo – 1 luglio 2017), si sono disputati due fondi di finanziamento dati in premio dal CNC.
I residenti hanno quindi presentato i propri progetti a un comitato di 50 produttori, nel corso di una speciale sessione di pitching organizzata dal CNC in occasione del 70° Festival di Cannes. Per la prima volta dalla fondazione della Residenza, avvenuta nel 2000, un premio di 5.000€ è stato consegnato al miglior progetto di ciascuna delle due sessioni, in collaborazione con il CNC. La giuria comprendeva il regista francese Arnaud Desplechin, l’attrice e produttrice Julie Gayet, e il cineasta tunisino Kaouther Ben Hania.
Hanno partecipato alla prima sessione di pitching, per la 33° edizione, i seguenti progetti:
Bootlegger – Caroline Monnet (Canada)
Beneath the Ice – Zeno Graton (Belgio)
Noah Land [+leggi anche:
trailer
scheda film] – Cenk Erturk (Turchia)
Another Skin – Lukas Dhont (Belgio)
Paradise Drifters – Mees Peijnenburg (Paesi Bassi)
Iomante – Takeshi Fukunaga (Giappone)
Nella seconda sessione di pitching della 34° edizione, i progetti partecipanti erano:
Under the Sun – Qiu Yang (Cina)
Casa de Antiguidades [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] – João Paulo Miranda Maria (Brasile)
Aria – Myrsini Aristidou (Cipro)
The Unwanted – Anwar Boulifa (Regni Unito/Marocco)
The Empty House – Rati Tsiteladze (Georgia)
Sole [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Carlo Sironi
scheda film] – Carlo Sironi (Italia)
I vincitori di entrambe le sessioni sono stati annunciati dal direttore generale del CNC, Christophe Tardieu, assieme agli altri membri della giuria.
Il premio in denaro della 33° edizione è stato attribuito a Bootlegger di Caroline Monnet, una regista che “promette bene per il futuro”, secondo quanto dichiarato dai giurati. Il film parla dell’accettazione e delle differenze sociali, viste dall’interno di una comunità isolata. La protagonista è infatti una donna caucasica, che vive in una riserva indiana nel nord del Québec.
La sovvenzione della 34° edizione è invece andata a Qiu Yang per il suo Under the Sun,un progetto “contemporaneo con un linguaggio cinematografico non limitato alla tradizione cinese”: la pellicola affronta il tema dell’enorme crisi morale che affligge la Cina, dove ormai nessuno aiuta più il prossimo in pubblico, al punto che talvolta le persone ferite vengono lasciate in strada a morire. La storia si sviluppa attraverso il metodo narrativo cinese tradizionale, chiamato “Fu Bi Xin”, che cerca di raccontare una trama nello stesso tempo da molteplici piani diversi.
(Tradotto dall'inglese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.