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Industria / Mercato - Italia/Francia

Country Focus: Francia

Anac: "Affrontare insieme alla Francia le sfide dei sistemi di diffusione globale e dell'AI"

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- L’Associazione Autori Cinematografici ha discusso a Roma con rappresentanti del CNC, Arcom e Unione produttori francesi della creazione di un centro nazionale italiano, cronologia delle finestre e IA

Anac: "Affrontare insieme alla Francia le sfide dei sistemi di diffusione globale e dell'AI"

L'Anac - Associazione Nazionale Autori Cinematografici ha partecipato all'Ambasciata di Francia a Roma a un importante incontro (organizzato da Roberto Stabile, responsabile internazionalizzazione di Cinecittà) tra un ristretto gruppo di rappresentanti  del cinema italiano (produzione, esercizio, distribuzione, autori) e una delegazione delle istituzioni del cinema francese  formata tra gli altri da Olivier Henrard direttore generale del CNC -  Centre national du cinéma et de l’image animée, Raphael Berger, a capo della direzione della creazione dell'Arcom - Autorité publique française de régulation de la communication audiovisuelle et numérique  (l’equivalente francese dell'Agicom italiano) e Iris Bucher, presidente dell’USPA - Union Syndicale de la Production Audiovisuelle.

Nell'incontro si è parlato delle condizioni migliori per rendere virtuoso e profittevole il sistema di sostegno pubblico al cinema e all'audiovisivo in una prospettiva di maggiore omogeneità europea. I punti emersi riguardano il ruolo di un centro nazionale del cinema italiano che faccia da regolatore e da mediatore dei vari interessi (spesso contrastanti) del settore. Condizioni primarie, secondo l’Anac, devono però essere la coesione tra le varie componenti e la condivisione del principio di solidarietà.

L’associazione degli autori di cinema chiede al governo l'applicazione di una vera tassa di scopo attuata rigorosamente senza eccezioni all'intera filiera (sale, broadcaster e piattaforme) sul giro di affari di tutte le imprese del settore che traggono profitto dallo sfruttamento delle opere e dei prodotti audiovisivi.

Il centro nazionale dovrebbe inoltre essere l’ente nelle cui casse dovrebbe arrivare il flusso diretto della tassazione, diventando di fatto esattore in proprio. In sostanza l’associazione degli autori auspica un sistema di autofinanziamento “che non sottrae un solo euro alle entrate provenienti dalle imposte dei cittadini”.

L’Anac chiede poi lo scorporo del Tax credit dal budget del fondo di sviluppo per il cinema e l'audiovisivo e suo inquadramento, come tutte defiscalizzazioni destinate all'industria, nelle competenze dirette del Ministero dell'economia.

Nell’incontro si è discusso inoltre della definizione di una cronologia delle diverse forme di sfruttamento (le cosiddette finestre) che valga sia per le produzioni nazionali che per le straniere e restituisca ai film l'opportunità di una vita più lunga in sala.

Il presidente dell'Anac Francesco Ranieri Martinotti ha auspicato “un'alleanza ancora più stretta e organica tra Ministero della cultura francese e italiano dopo quella già avviata ai primi di maggio con la dichiarazione congiunta a Bruxelles dei rispettivi ministri a difesa di una ‘Europa della cultura’, con l'obiettivo di affrontare insieme le difficili sfide che i sistemi di diffusione globale e l'Intelligenza Artificiale pongono alla creatività e alle arti”.

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