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TorinoFilmLab 2023

Country Focus: Italia

Boost IT Lab, un nuovo workshop di coproduzione intensivo per 4 progetti internazionali e 4 italiani

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- Due panel sulle opportunità che nascono da collaborazione e confronto e otto progetti con potenziale internazionale presentati ai decision makers

Boost IT Lab, un nuovo workshop di coproduzione intensivo per 4 progetti internazionali e 4 italiani
Vallo Toomla e Evelin Penttilä presentano il progetto Beatrice

Come suggerisce il nome, Boost IT Lab è un workshop intensivo di 4 giorni incentrato sulla coproduzione lanciato quest’anno dal TFL Italia, sezione del TorinoFilmLab, che si è concluso con una sessione di pitching il 23 novembre nell’ambito della 6a edizione di Torino Film Industry, durante il Torino Film Festival.

Gli 8 progetti partecipanti - 4 italiani e 4 internazionali - sono stati presentati davanti a decision makers italiani e internazionali, prima degli incontri one to one.  L’idea era quella di unire professionisti internazionali in cerca di partner minoritari italiani con produttori e registi italiani emergenti con progetti di lungometraggi in fase di sviluppo che avessero un potenziale per la co-produzione internazionale.  Sempre più società indipendenti italiane investono in progetti da tutto il mondo, grazie a nuovi strumenti di finanziamento presenti in Italia, che permettono di diversificare l’offerta su mercato e scoprire nuovi talenti.

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Dopo una sessione online preparatoria di script mentoring e focus su cash flow e coproduzioni, i partecipanti hanno avuto la possibilità di approfondire regole, meccanismi e opportunità dell'ecosistema produttivo italiano - con un team di esperti internazionali, guidati dall’Head of Studies Francesco Giai Via. “Per potenziare questa dimensione globale, il TFL ha sancito delle partnership con il Film Centre di Montenegro, Méditalents (Francia), Brasil CineMundi e Projecto Paradiso (Brasile) per sostenere la partecipazione di progetti e partecipanti da Montenegro, l'area Mediterranea e Brasile”, hanno spiegato Giai Via e Mercedes Fernandez, TFL Managing Director.

I pitch sono stati preceduti da due panel. Con International co-production and European indie companies: real opportunity for growth or necessary evil? i produttori Eilon Ratzvovski e Giovanni Pompili, insieme al sales agent Marcin Luczaj, hanno esplorato potenzialità e limiti della co-produzione tra società indipendenti. Con Le storie di domani: come la cooperazione internazionale può diventare la fucina di nuovi racconti e di nuove storie, Alec Von Bargen (pitching trainer) e Nicolò Gallio (audience designer) si sono concentrati su come la co-produzione tra società indipendenti possa dare vita a nuove storie di interesse per un vasto pubblico e come le attività di formazione e sviluppo abbiano un ruolo chiave per testarne e migliorarne il potenziale.

“Due momenti di riflessione in cui porsi delle domande sul senso di quello che stiamo facendo”, ha commentato con Cineuropa Francesco Giai Via. “Considerato che TorinoFilmLab è una piattaforma che da sempre mette insieme professionisti di tanti Paesi diversi per la costruzione di progetti intorno ad un modello che si è più o meno consolidato, di fronte ai tanti cambiamenti anche radicali del mercato audiovisivo e della sua fruizione, ci siamo chiesti come questo modello si può correggere, modificare, se è ancora il migliore possibile o bisogna parzialmente ripensarlo”.  Dagli interventi degli esperti è emerso che il modello fondamentale non è una  sterile formula magica, calata nella realtà. “Non si può prescindere dalla voglia di collaborare, di condividere, di prendere delle responsabilità tutti insieme”. C’è insomma un aspetto umano fondamentale nel momento in cui si coproduce, perché si sta creando insieme un progetto, non solo finanziariamente.

Nel secondo panel ci si è chiesti quali storie possono nascere e a quale tipo di audience possono accedere quando sensibilità e background molto diversi si incontrano con l’obiettivo di coprodurre. Anche qui è emersa la necessità di trovare un proprio punto di vista che sia frutto di un confronto con chi non fa parte del nostro mondo e lavorare intensamente su quello. “Quella è la base necessaria per arricchire progetti e opportunità”.

I progetti italiani sono tre di finzione e un documentario: Disneilend, presentato dal regista Loris G. Nese, con all’attivo svariati corti selezionati e premiati in importanti festival; The Fires di Fabio Bobbio - il cui lungometraggio d’esordio I Cormorani [+leggi anche:
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è stato presentato a Visions du Rèel e nominato per i Nastri d'Argento; Incomparable, realizzato dal regista, produttore e direttore della fotografia Stefano Croci; Pryvit Europe, realizzato dal documentarista Michele Aiello. I quattro progetti internazionali sono tutti lungometraggi di finzione: Assa, a Fish in a Bowl, opera prima di Dahlia Nemlich - vincitrice dell’argento FIFOG e del Premio Khayrallah con il suo corto d’esordio Roadblock; Beatrice realizzato da Vallo Toomla - il cui primo lungo Pretenders [+leggi anche:
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è stato presentato al Festival di San Sebastian e nominato a 6 Estonian Film Awards; Four Funerals and a Wedding di Nikola Mijovic - che con il film d’esordio Borders, Raindrops [+leggi anche:
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ha partecipato al Festival di Sarajevo -; Recognition del regista Ondřej Novák - il cui primo corto Reconstruction ha debuttato in concorso al Festival di Locarno ed è stato nominato per l'EFA.

I progetti selezionati:

Boost IT Lab

Pryvit Europe - Michele Aiello (Italia)
Produzione: Giulia Campagna (ZaLab Film)

The Fires - Fabio Bobbio (Italia)
Produzione: Chiara Andrich (Ginko Film)

Incomparable - Stefano Croci (Italia)
Produzione: Lorenzo Bagnato (Caucaso)

Four Funerals and a Wedding - Nikola Mijovic (Montenegro)
Produzione: Maja Kecojevic (Parangal Film)

Assa, a Fish in a Bowl - Dahlia Nemlich (Francia)
Produzione: Marine Vaillant (Special Touch Studios)

Disneilend - Loris G. Nese (Italia)
Produzione: Chiara Marotta (Lapazio Film)

Recognition - Ondřej Novák (Repubblica Ceca)
Produzione: Dagmar Sedláčková (MasterFilm)

Beatrice - Vallo Toomla (Estonia)
Produzione: Evelin Penttilä (Stellar Film)

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