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MIA 2022

Rapporto industria: L'Europa e il resto del mondo

Fare business con l'Italia al centro dell'attenzione al MIA di Roma

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I relatori hanno vagliato le opportunità di finanziamento nazionali e regionali e le attività dell'Agenzia ICE per rafforzare i legami con Hollywood

Fare business con l'Italia al centro dell'attenzione al MIA di Roma
sx-dx: Alessandra Rainaldi, Cristina Priarone, Iole Giannattasio, Luigi D’Aprea e Bruno Zambardino durante il panel

Il MIA di Roma ha ospitato il 13 ottobre un panel dal titolo "How to Get Italy on Board", moderato da Bruno Zambardino. La discussione si è concentrata sul soft money del Paese e sulle opportunità e gli schemi offerti a livello regionale e nazionale.

Hanno partecipato Iole Giannattasio (Affari Internazionali e Legali, Unità di Ricerca del MiC), Luigi D'Aprea (Agenzia ICE, ufficio di Roma), Cristina Priarone (direttore generale Italian Film Commissions) e Alessandra Rainaldi (trade commissioner dell'ICE, ufficio di Los Angeles).

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Nel suo intervento, Giannattasio ha affermato che l'attuale legge sul cinema, entrata in vigore nel 2017, "sta dando risultati interessanti, stiamo andando nella giusta direzione".

Le attività del Ministero della Cultura (MiC) comprendono tre punti forti: sostegno selettivo, crediti d'imposta e sostegno automatico. Questi schemi sono tutti progettati per sostenere opere audiovisive di qualsiasi tipo, dai lungometraggi alle serie. Il sostegno selettivo è destinato principalmente ai lungometraggi ed è concesso su base competitiva. È pensato per sostenere le "gemme speciali" che necessitano di maggiori aiuti statali e copre tre diverse fasi: scrittura (per gli autori i cui progetti non hanno produttori collegati), sviluppo e produzione.

Il sostegno alla produzione viene concesso attraverso diversi sottoschemi, in modo che i diversi tipi di progetto non siano in concorrenza tra loro: esordienti, giovani registi, animazione, documentari e cortometraggi, registi affermati. Tutti questi schemi sono completamente aperti alle produzioni nazionali o a quelle in cui l'Italia è coproduttore di maggioranza o di minoranza. Le coproduzioni guadagnano sempre un punto in più rispetto ai progetti nazionali quando si tratta di assegnare un finanziamento.

Per quanto riguarda i crediti d'imposta, Giannattasio ha spiegato che sono disponibili per lo sviluppo, la produzione, la distribuzione e la vendita. Per quanto riguarda la produzione, l'aliquota è "una delle più competitive", essendo fissata al 40% per i film e al 30-40% per le serie drammatiche e altre opere non theatrical. Infine, il sostegno automatico è concesso sulla base del track record delle società, e sempre con una preferenza per le coproduzioni rispetto a quelle nazionali. Giannattasio ha sottolineato come il credito d'imposta sia "uno strumento permanente", che è stato incrementato del 10% durante la crisi del Covid. Il sostegno complessivo concesso dal MiC ammonta ad almeno 750 milioni di euro all'anno, con oltre la metà dei fondi destinati alle attività produttive.

La parola è passata poi a Priarone, che ha parlato della rete delle Film Commission italiane (IFC), che copre "20 regioni diverse, tutte con attività, caratteristiche, fondi, opportunità e, ovviamente, paesaggi molto specifici". Ha ricordato che i fondi regionali italiani stanziano ogni anno circa 52 milioni di euro per produzioni e coproduzioni, a cui si può accedere con un coproduttore con sede in Italia. L'organizzazione non lavora solo con i partner istituzionali, ma sta rafforzando i suoi legami con gli attori privati, collaborando con il MiC per l'armonizzazione dei fondi regionali, promuovendo il patrimonio culturale e organizzando l'attività di networking "Cappuccino con gli italiani" (vedi news).

D'Aprea ha parlato dell'obiettivo primario dell’Agenzia ICE Italian Trade & Investment Agency: la promozione del commercio estero e delle esportazioni italiane, perseguita attraverso l'impegno dei due uffici di Milano e Roma, cui si aggiungono altri 70 uffici nel mondo. Rainaldi ha spiegato che l'ufficio di Los Angeles è responsabile delle attività legate all'industria dell'audiovisivo e dell'intrattenimento e ha illustrato lo sforzo del suo team "per creare un ponte tra l'industria italiana e Hollywood". L'impegno dell'ufficio di Los Angeles si basa su tre punti principali. Il primo è il monitoraggio delle opportunità offerte dal mercato attraverso rapporti sullo stato dell'industria e la diffusione di informazioni chiave agli operatori italiani. Il secondo è un programma promozionale che prevede la partecipazione di ICE a diversi eventi, come il prossimo American Film Market. In particolare, quest'anno una delegazione di 30 produttori e distributori, insieme a sei film commission, prenderà parte all’evento, e ICE organizzerà anche un panel per informare gli operatori statunitensi su ciò che l'Italia ha da offrire in termini di location, servizi e incentivi. Il terzo punto si basa sui servizi di consulenza e assistenza. Infine Rainaldi ha ricordato che ICE ha recentemente creato la newsletter mensile "Italy Meets Hollywood" per informare gli operatori italiani e consentire loro di sapere "cosa succede a Hollywood", oltre a fornire nuovi spunti di riflessione. Il mese prossimo è previsto il lancio di un sito web con lo stesso nome, che nel prossimo futuro potrebbe includere un marketplace dove i professionisti di entrambi i Paesi potranno entrare in contatto e collaborare.

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(Tradotto dall'inglese)

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