Sul punto di perdere l'amore idealizzato della sua vita, la regista Maja Borg intraprende un viaggio poetico che passa per il collasso finanziario: partendo da un passato ormai compromesso e passando per prospettive future utopiche, cerca di capire quali possibilità dia il presente. Vedendo l'economia come una relazione umana e mettendo in discussione le proprie paure e speranze, la regista si interroga su come sia possibile vivere in modo diverso, su quanta libertà si sia disposti a dare a coloro che si ama e su quale carico di responsabilità si sia pronti ad assumere personalmente per la società.