Pablo Picasso e Georges Braque lavorano insieme a Manolo Hugué e Fernande Olivier quando apprendono la notizia che la Gioconda è stata rubata dal museo del Louvre. Poco dopo, ricevono il telegramma dell'amico Guillaume Apollinaire che li informa del furto del "cuore della Madonna", da parte di un uomo chiamato "el Baron". Tornando a Parigi in treno, Picasso si ricorda di quando Apollinaire gli ha presentato un giovane molto svelto che aveva ispirato le avventure del barone di Ormessan e che si dilettava a rubare alcune statue pre-romaniche per rivenderle a un prezzo molto basso, statue che erano state di ispirazione anche per le sue Damigelle d'Avignone. All'arrivo a Parigi, Picasso trova ad attenderlo Guillaume, che gli racconta di come el Baron sia ormai passato dalle statue a rubare qualcosa di molto più valore...