DARK INCLUSION
sinossi
Un uomo di una trentina d’anni che vive da solo a Parigi, un po’ alienato, tra il lavoro di cantoniere e i "lavoretti" svolti con Kévin, giovane delinquente, per conto di Rachid. Quest’ultimo utilizza l’eccezionale memoria visiva di Pier durante i sopralluoghi prima dei furti. Benevolo e pragmatico, autoritario se necessario, è per Pier una sorta di educatore ombra, e forse di più… Una notte, sotto casa di Pier, viene ritrovato un uomo morto, un senzatetto amputato della mano destra. E’ Victor, suo padre, che non vedeva da quando era bambino. Dopo l’incidente che lo mutilò molto giovane mentre tagliava un diamante nel laboratorio di suo padre ad Anversa, in Belgio, Victor fu allontanato dagli Ulmann. La sua esistenza, tra radicalizzazione politica e progetti utopici votati al fallimento, è stata un lungo declino e ha finito per scomparire dalla vita di Pier. Le ferite mai sanate della sua infanzia si riaprono quando Pier si confronta con la sua famiglia di Anversa, in occasione del miserabile funerale del padre. Suo zio Joseph, da tempo capo famiglia, sua zia Olga, suo cugino Gabi. Quest’ultimo, offrendogli maldestramente del denaro, gli assicura il sostegno della famiglia e gli propone di raggiungerlo ad Anversa. Pier se ne va, pazzo di dolore e di rivolta. Nel vedere il suo protetto rinchiuso in un rancore che volge all’odio, Rachid gli dà un consiglio inquietante: accettare la proposta di suo cugino, stabilirsi dagli Ulmann e, al momento giusto, vendicarsi colpendoli al cuore: la loro ricchezza, i loro diamanti… ciò che gli spetta.
titolo internazionale: | Dark Inclusion |
titolo originale: | Diamant noir |
paese: | Francia, Belgio |
rivenditore estero: | Playtime |
anno: | 2016 |
genere: | fiction |
regia: | Arthur Harari |
durata: | 116' |
data di uscita: | FR 8/06/2016 |
sceneggiatura: | Arthur Harari, Vincent Poymiro, Agnès Feuvre |
cast: | Niels Schneider, August Diehl, Han-Peter Cloos, Raphaële Godin, Guillaume Verdier, Hilde Van Mieghem, Abdel Hafed Benotman, Raghunath Manet, Jos Verbit |
fotografia: | Tom Harari |
montaggio: | Laurent Sénéchal |
scenografia: | Véronique Sacrez |
costumi: | Sophie Lifshitz |
musica: | Olivier Marguerit |
produttore: | Philippe Martin, David Thion |
coproduttore: | Jean-Yves Roubin, Bart Van Langendonck |
produzione: | Les Films Pelléas, France 2 Cinéma, Savage Film, Frakas Productions |
supporto: | Screen Flanders, CNC, Eurimages, Centre region, Belgian tax shelter (Cinéfinances) |
distributori: | Ad Vitam, Lumière, Lumière |