I HAD NOWHERE TO GO
sinossi
«Il film è quasi senza immagini, non è un errore se vedete uno schermo nero. Il ventesimo secolo ha prodotto milioni di profughi, esuli e apolidi. Alcuni di questi a un certo punto riescono a trovare una nuova casa e a radicarsi, altri continuano a muoversi, aspettando e sognando di far ritorno alla casa originaria. Nato in Lituania, Jonas Mekas ha trascorso cinque anni in accampamenti per sfollati a Wiesbaden e a Kassel alla fine della Seconda guerra mondiale, prima di riuscire ad approdare a Brooklyn. Lì ha cominciato a girare, soprattutto “diari” in cui documentava la sua vita quotidiana di giovane immigrato. Poi è diventato il “padrino dell’avanguardia americana”. La gioventù di questo cineasta fondamentale che era appena riuscito a sfuggire al peggior incubo del secolo rappresenta la storia di un emigrato che non potrà mai tornare a casa e la cui solitudine nel Nuovo Mondo è emblematica di ciò che Freud aveva definito “l’ordinaria infelicità” nelle metropoli» (Douglas Gordon).
| titolo internazionale: | I Had Nowhere to Go |
| titolo originale: | I Had Nowhere to Go |
| paese: | Germania |
| anno: | 2016 |
| genere: | documentario |
| regia: | Douglas Gordon |
| durata: | 100' |
| montaggio: | Ninon Liotet |
| produttore: | Douglas Gordon, Sigrid Hörner, Zeynep Yuecel |
| produzione: | Moneypenny Filmproduktion GmbH, Olddognewtricks |




















