Grisha, attrice di prosa a Berlino, e il suo collega Heinrich, un intellettuale deluso dagli sbocchi che ha avuto la contestazione del '68, decidono di vivere assieme. Per qualche tempo, poiché i due giovani si amano davvero e condividono gli stessi ideali, la loro unione è senza ombre. Le cose cambiano quando Grislia, per conciliare vita privata e vita sociale, abbandona il teatro per dedicarsi ai problemi delle lavoratrici tedesche, le più oppresse e indifese fra le donne. Incapace, infatti, di trovare la propria strada, e troppo preoccupato di se stesso per potersi dedicare agli altri, Heinrich si allontana da Grisha. La giovane donna, che aspetta un bambino, si trova così sola a decidere se darlo o no alla luce, dovendone conciliare l'esistenza col proprio lavoro, e soprattutto, con la mancanza del padre.