Agnès Varda (Bruxelles, 1928) trascorre la prima infanzia in Belgio. Nel 1940, in fuga dalla guerra, la famiglia si trasferisce nel sud della Francia. Vive a Parigi dal 1951 e compie due lunghi soggiorni a Los Angeles. Si sposa con il regista Jacques Demy, scomparso nel 1990. Tra la fine degli anni Quaranta e i Cinquanta è fotografa per il Festival di Avignone e per il Théâtre National Populaire. Realizza una serie di reportage in Cina, a Cuba, in Portogallo, in Germania, così come molti ritratti. Nel 1954, cinque anni prima dell'avvento della Nouvelle Vague, fonda la società di produzione Ciné-Tamaris in vista del suo primo lungometraggio, La Pointe courte. Quest'opera le varrà in seguito il titolo di "Grand-Mère de la Nouvelle Vague". Fra i più noti dei suoi trentasei film scritti e diretti: Cléo dalle 5 alle 7 (1961); Senza tetto né legge (1985); Jacquot de Nantes (1991);Les Glaneurs et la glaneuse (2000); Les Plages d'Agnès (2008); Agnès de-ci de-là Varda(2011, una serie di viaggi e incontri con diversi artisti). Riceve numerosi premi e riconoscimenti, tra questi: l'Orso d'argento a Berlino per Le Bonheur e quest'anno la Palma d'oro d'onore a Cannes. Nel 2003 comincia la sua vita di visual artist, alla Biennale d'Arte di Venezia, con una serie di installazioni, video e fotografie. Per novembre 2015 è prevista la mostra "Varda / Cuba" al Centre Pompidou di Parigi.