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Beki Probst • Direttore European Film Market

"L'EFM si adatta ad un mercato che cambia"

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Mentre buyer e rivenditori internazionali preparano gli incontri e il programma delle proiezioni a pochi giorni dall'inizio del primo mercato dell'anno, Beki Probst, amministratore delegato dello European Film Market di Berlino, racconta a Cineuropa cosa accadrà.

Cineuropa: Com'è l'EFM a pochi giorni dal kick-off?
Beki Probst: Beh, va molto bene: il Martin Gropius Bau (MGB) è pieno con 353 compagnie, contro le 316 del 2009. Lo stand Media ha 110 compagnie, contro le 87 dell'anno scorso. In leggero calo sono le compagnie registrate all'Hotel Marriott (57 contro le 92 del 2009), ma le cifre totali sono in crescita. L'anno scorso avevamo alcuni buyer in più (1448 al 26 gennaio, contro i 1339 di quest'anno) ma, ancora, è tutto abbastanza positivo.

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Qual è la tendenza in termini di paesi rappresentati?
I paesi rappresentati sono 48. In maggioranza, le società vengono da Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia, ma abbiamo buone cifre anche da America Latina e Asia. Novità di questa edizione è lo stand dell'Independent Film & Television Alliance (IFTA), che organizza l'American Film Market, e raccoglie 14 compagnie statunitensi (sei delle quali nuove) al MGB.

Le nuove tecnologie stanno modificando la natura dell'industria. Come si riflette sulle compagnie registrate all'EFM?
Un fenomeno che ho notato all'American Film Market, in autunno, e che posso confermare anche da noi, è il numero crescente di buyer internet, e di nuove compagnie. Il mercato sta cambiando, e per adattarsi ai cambiamenti abbiamo ap portato delle innovazioni, siglando un accordo con l'Astor Film Lounge, storico cinema di Berlino, per offrire ai buyer proiezioni in 3D oltre alle proiezioni normali.

Quali sono le altre novità che attendono i partecipanti dell'EFM?
Al secondo piano del MGB ci sarà un intero lounge per favorire gli incontri in un ambiente tranquillo. Il secondo piano ospiterà anche le popolari sessioni di Meet the Distributors, che si tengono all'interno dell'evento Meet the Docs, organizzato insieme allo European Documentary Network. Poi avremo, come di consueto, dibattiti per l'industria al Gropius Mirror Restaurant, i Books at Berlinale ed il programma Straight from Sundance.

Qual è l'umore generale dell'industria?
Stiamo attraversando un periodo turbolento. Per quanto riguarda i rivenditori, noto che sono più cauti, meno avventati. Valutano accuratamente il tipo di film che vogliono vedere. Ma la gente ha fiducia nel fatto che le cose miglioreranno.

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