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Daniel Burlac

Producer on the Move 2010 - Romania

di 

Daniel Burlac, laureato in Regia alla FEMIS di Parigi, è stato il responsabile della promozione del primo film di Cristian Mungiu, Occident, di The Death of Mr Lazarescu [+leggi anche:
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. Il suo progetto più recente riguarda il debutto di Bogdan Apetrei, Outskirts.

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Cineuropa: Outskirts è alle battute finali della post-produzione. Che cosa ci può dire del progetto e qual è stata la sfida più dura da affrontare?
Daniel Burlac: Outskirts è un progetto della Saga Film, io sono un produttore delegato. Il film è diretto da un regista di grande talento, Bogdan Apetrei, che si è laureato come Florin Serban alla Columbia University. Il soggetto è di Ioana Uricaru e Cristian Mungiu, e la sceneggiatura è stata scritta da Tudor Voican e Bogdan Apetrei. Il direttore della fotografia invece è Marius Panduru, che ha ancora una volta lavorato magnificamente.

Per quanto riguarda il cast, Ana Ularu ha una parte bellissima, come anche Andi Vasluianu, Mimi Branescu e Ioana Flora, che vi faranno scoprire personaggi fantastici. La sfida è stata lanciare un nuovo regista e dimostrare ancora una volta che la scena romena è viva e che il pubblico dovrebbe abituarsi al talento di questa nuova generazione.

Secondo lei qual è il problema più grande dell'industria romena?
Non abbiamo nemmeno un'industria! Abbiamo solo lavorato sodo per ottenere qualcosa di adeguato alla Romania e alla nostra regione. E il problema più grande è stato, ed è, il ridotto numero di sale di cui disponiamo e il mancato aiuto da parte di coloro che avrebbero dovuto sostenerci e promuovere questo fenomeno mondiale che è il cinema romeno oggi. I migliori attori con cui ho lavorato sono i politici. Ci avevano promesso lealtà e noi ci siamo fidati. Complimenti ragazzi! Bella figura. Non abbiamo una strategia che ci permetta di lavorare bene e smettere di improvvisare una volta per tutte. Abbiamo così tanti problemi... Sai, c'è un detto: “Ho bisogno di così tanto che non mi manca niente!”

E i vantaggi? Dopo tutto il cinema romeno è di moda in questo periodo.
Il vantaggio è che potrò raccontare ai miei nipoti che ho fatto parte di tutto questo. Parlando seriamente, ora possiamo sederci e discutere di una co-produzione con chiunque in Europa ed essere interessanti e convincenti.

Perchè la Romania non ha grandi successi al botteghino come è successo in Francia con Giù al Nord [+leggi anche:
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, per esempio?

Siamo troppo ambiziosi e dimentichiamo che il pubblico non è solo quello che legge Dilema Veche [la più importante rivista culturale romena]. Il pubblico è differenziato e non ci pensiamo mai. Ma è difficile essere divertenti senza essere imbarazzanti ed è anche molto difficile incantare gli spettatori quando non si hanno i soldi. Ma credo che avremo presto un nostro successo nazionale. Me lo sento!

Nel vostro business, dove un progetto da 2 milioni di euro è considerato un “blockbuster”, hai un sogno nel cassetto, un film che avresti voluto ma che non hai mai potuto fare a causa del budget?
Sì, un film per bambini che voglio anche dirigere. Qualcosa di simile alle favole che ci raccontavano i nostri nonni da piccoli.

E che ci dice dei suoi prossimi progetti?
Ho un bellissimo nuovo progetto in Albania con la regia di Robert Budina. Nel cast ci sono Billy Zane, Asia Argento, Arta Dobroshi ed [Eric] Cantona. E' una co-produzione tra Francia, Romania, Grecia ed Albania. Produrrò anche il prossimo film di Ruxandra Zenide e un documentario con Amos Gitai, che girerò quest'anno con gli svizzeri della Elefant Films.

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