Jelena Mitrovic
Producer on the Move 2010 - Serbia
La compagnia di produzione serba Bas Celik, diretta dalla produttrice Jelena Mitrovic, ha lavorato ad alcuni dei più celebri film dell'ex Jugoslavia degli ultimi dieci anni, come The Trap [+leggi anche:
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scheda film] e Absolute Hundred di Srdan Golubovic, Slovenian Girl [+leggi anche:
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scheda film] di Damjan Kozole, Besa [+leggi anche:
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scheda film] di Srdjan Karanovic, The Life and Death of a Porno Gang di Mladen Djordjevic, e The Woman with a Broken Nose di Srdjan Koljevic, di prossima uscita. Il nuovo progetto della Mitrovic, Circles, che sarà diretto da Golubovic, farà parte dell'Atelier del festival di Cannes di quest'anno.
Cineuropa: Cosa è cambiato nella produzione cinematografica serba negli ultimi dieci anni?
Jelena Mitrovic: I finanziamenti. I film serbi, allo stesso modo di altri film europei, ricevono finanziamenti prevalentemente dai fondi per il cinema nazionali, poi regionali ed infine europei. In questo modo è molto difficile produrre un film di buona qualità e un po' più costoso senza avvalersi di co-produttori stranieri. Gli sponsor che erano abituati a investire nei film ora sono sempre meno interessati a farlo. Non ottengono nessun tipo di rimborso d'imposta sugli investimenti nel cinema, mentre la televisione è un mezzo molto più forte e importante per la loro pubblicità.
Poi, a un certo punto, le sale in Serbia sono quasi scomparse e i film locali che erano sempre stati fatti per il pubblico hanno perso il loro scopo primario. E' questo il motivo per cui il cinema serbo si è concentrato sui film d'autore e sulla loro promozione ai festival internazionali.
La co-produzione è diventata la norma nella ex Jugoslavia. Cosa pensa sia necessario per un film perchè abbia successo in tutti i paesi dei co-produttori?
Per quanto riguarda il successo al box office nella ex Jugoslavia, è necessario mantenere l'autenticità e l'originalità di un film serbo, fare in modo che sia riconoscibile e apprezzato nella regione. Il pubblico vuole vedere gli attori famosi e l'umorismo serbo. La ex Jugoslavia è ancora un tutt'uno culturale e la gente ride e piange nello stesso modo e per gli stessi motivi. Per quanto riguarda i paesi europei e il mercato internazionale, le cose sono un po' diverse. C'è bisogno di un approccio originale, forte ed universale.
Cosa pensi del fatto che tra i paesi della ex Jugoslavia solo i film bosniaci sono riusciti ad avere successo ai più grandi festival internazionali (No Man's Land [+leggi anche:
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scheda film])?
Rispetto molto il cinema bosniaco. I film bosniaci che hanno vinto ai principali festival erano dotati di forza, autenticità e attualità politica. Ma non credo nelle ricette per il successo.
Che piani avete per The Woman with a Broken Nose?
The Woman with a Broken Nose è stato invitato nella sezione “Est dell'Ovest” del festival di Karlovy Vary. Il nostro agente tedesco, Aktis Film, pianificherà con noi l'avventura festivaliera del film. La distribuzione nelle sale serbe è prevista per settembre.
A che punto è Circles?
In questo momento è in pre-produzione. Lo stiamo co-producendo con il nostro socio tedesco Alexander Ris, che ha lavorato con noi anche a The Trap. Il film è stato selezionato per l'Atelier di Cannes di quest'anno, una piattaforma perfetta per promuovere il film, e per incontrare nuovi potenziali co-produttori, agenti e distributori. Se coi finanziamenti tutto funziona, le riprese dovrebbero iniziare in ottobre.
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