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Régine Hatchondo • Delegata generale di Unifrance

"Avere un rapporto diretto con il pubblico"

di 

- Régine Hatchondo presenta la terza edizione di MyFrenchFilmFestival, l’originale festival online organizzato da Unifrance a partire dal 17 gennaio

Incontro con la delegata generale di Unifrance, che racconta l’ascesa di MyFrenchFilmFestival, l’originale festival online lanciato nel 2011 dall’agenzia di promozione del cinema francese all’estero e la cui terza edizione si svolgerà dal 17 gennaio al 17 febbraio 2013 su 19 piattaforme e in 12 lingue (tedesco, inglese, arabo, cinese, spagnolo, francese, italiano, giapponese, polacco, portoghese, russo e turco).

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Quali sono gli obiettivi di questa terza edizione di MyFrenchFilmFestival?
Régine Hatchondo: Alcuni film francesi sono perfettamente identificati e viaggiano molto bene, da 30 a 40 territori. Ma non sempre è facile mostrare all’estero la ricchezza e la diversità del nostro cinema, specialmente i film di registi giovani. E tra i titoli che escono all’estero, un film su due è distribuito in soli tre o quattro paesi, per lo più francofoni. MyFrenchFilmFestival è quindi un’occasione per mostrare film apprezzati, ma che non escono, o molto poco, all’estero. Inoltre, il nostro pubblico all’estero è invecchiato e i 15-30enni che frequentano soprattutto i multisala hanno meno occasioni per scoprire film francesi in sala: bisognava trovare il modo per raggiungere questo pubblico. Il festival ci permette di creare anche una sorta di comunità di appassionati di cinema francese nel mondo, di avere un rapporto diretto con il pubblico e di creare così un legame con le nostre manifestazioni fisiche. Infine, abbiamo un rapporto privilegiato con alcune piattaforme di Video on Demand di cui cominciamo a conoscere molto bene i direttori delle acquisizioni. Metà delle piattaforme ha chiesto di tenere i film al termine dell’edizione 2012.

Quanto sono motivati i produttori e gli esportatori francesi a partecipare al festival?
Siamo molto contenti della nostra selezione 2013 di dieci lungometraggi, che abbiamo scelto tra i 60 film proposti dagli esportatori, un numero in crescita. Abbiamo messo fine al principio di selezionare solo opere prime e seconde, ma l’edizione 2013 conta comunque sei opere prime. I venditori trovano il test molto interessante, anche se il loro entusiasmo resta misurato, poiché il festival non ha generato finora un conseguente aumento degli incassi. La selezione 2013 include film sociali (La désintégration [+leggi anche:
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, De bon matin [+leggi anche:
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), impegnati (La Pirogue [+leggi anche:
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), opere prime molto apprezzate (Louise Wimmer [+leggi anche:
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, Donoma [+leggi anche:
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), ma anche tre titoli che hanno registrato oltre 200 000 entrate in Francia: Tous au Larzac [+leggi anche:
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, Radiostars [+leggi anche:
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e Parlez-moi de vous [+leggi anche:
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. E al premio del pubblico, della stampa e dei social network si aggiungerà quest’anno il premio di una giuria di cineasti presieduta da Michel Hazanavicius e composta da Emanuele Crialese, Lucrecia Martel e Wang Xiaoshuai.

Perché avete deciso di allungare la durata dell’evento ?
La prima edizione durava due settimane. Il secondo anno siamo passati a tre settimane, e ora a un mese, su richiesta degli internauti che desiderano avere tempo sufficiente per vedere tutti i film. Se la prima edizione del festival aveva attirato 40 000 internauti, la seconda ne ha totalizzati 1,35 milioni con un grande successo soprattutto in Cina, Brasile, Russia e Argentina, ma risultati deludenti negli Stati Uniti. Quest’anno, abbiamo stretto un accordo con iTunes che diffonderà i film in una trentina di territori. Il festival sarà anche lanciato su Filmin e Yomvi di Canal+ in Spagna, Eurocinéma e Vudu negli Usa, Flimmit in Austria, Goodmovies in Germania, Illico in Quebec, Le Kino in Svizzera, Curzon On Demand nel Regno Unito, Volta in Irlanda, Numericable e Universciné in Francia e Dailymotion in tutto il mondo. In alcuni paesi dove la pirateria è molto diffusa, la selezione sarà accessibile gratuitamente (ma un forfait andrà agli aventi diritto) attraverso la nostra piattaforma o i nostri partner in America latina, Cina (Youku), Polonia (la televisione di Orange), Russia (Now) e Turchia (sulla Pay TV Digiturk).

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