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Jennifer Wilson • Direttore esecutivo, The Project Factory

"Se riesci a interagire con il pubblico e a premiare i tuoi fan, puoi anche guadagnarci"

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- Il direttore esecutivo di The Project Factory e tutor del Pixel Lab Jennifer Wilson parla di coinvolgimento del pubblico e di monetizzazione nel mondo digitale

Jennifer Wilson  • Direttore esecutivo, The Project Factory

Estendere con successo sceneggiati televisivi e film su un'altra piattaforma digitale è una sfida - soprattutto se l'obiettivo è quello di premiare i fan e fare soldi allo stesso tempo - ma una società che c'è riuscita è The Project Factory.

Il direttore esecutivo della società, Jennifer Wilson, sarà uno dei tutor al The Pixel Lab di quest'estate.

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La casa di produzione digitale con sede a Sydney e Londra ha collaborato con numerose serie TV, tra cui la soap australiana Home and Away e il dramma olandese Spring Levend, sviluppando siti web basati su giochi e applicazioni che offrono al pubblico nuove esperienze legate alla loro programmi preferiti. Gestisce inoltre i social media del dramma di successo Downton Abbey.

"Ce l'abbiamo fatta negli ultimi tre anni - abbiamo sempre fatto crescere il pubblico guadagnando", dice la Wilson.

Oltre alla TV, l'azienda ha creato un sito web interattivo per il documentario di Ken Loach Spirit of ’45 [+leggi anche:
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e sta attualmente lavorando a una storia di fantasmi in tre parti con lo scrittore australiano Mike Jones, che uscirà sia sotto forma di libro che di esperienza digitale.

Il progetto di maggior successo di The Project Factory ad oggi, tuttavia, è l'app-videogame Sherlock: The Network, che porta la serie TV drammatica di successo Sherlock sui cellulari. Alla base del successo dell'app, afferma la Wilson, c'è l'impegno dei creatori dello show, la società di produzione britannica Hartswood Films, e quello di The Project Factory di rimanere fedele alla storia del programma.

"Sapevano di avere un marchio e una fanbase e sapevano di voler fare qualcosa per i cellulari," spiega. "Erano l'ideale perché erano certi del fatto che qualsiasi esperienza costruita intorno a Sherlock, doveva essere completamente fedele alla storia di Sherlock nella serie TV. Questo, senza dubbio, è la cosa più importante che un brand owner deve riconoscere ".

Fedele all'impegno preso, la Hartswood ha fatto in modo che le star dello show, Benedict Cumberbatch, Martin Freeman e Mark Gatiss, fossero disponibili per girare una serie di nuove immagini esclusive per accompagnare l'app, composta da dieci nuovi casi che i giocatori risolveranno insieme al detective.

"Era importante che lo Sherlock che i fan conoscevano nel gioco vivesse nello stesso mondo dello Sherlock della TV", dice la Wilson.

The Project Factory ha commissionato allo scrittore transmedia David Varela la stesura dei dieci casi, che sono stati vagliati dagli scrittori e dai creatori della serie TV Steven Moffat e Mark Gatiss.

"Abbiamo dato loro una trama...un paio di volte ci hanno detto che erano un po' troppo vicini a qualcosa che sarebbe dovuto accadere nella serie. C'era un bel commento che abbiamo sentito, e che David non potrà mai dimenticare: a quanto pare, Steven Moffat disse che la scrittura nel videogioco era 'fastidiosamente buona'," ricorda con una risata.

La realizzazione delle storie nell'app è stata eseguita con cura, per assicurarsi che fossero in armonia col programma originale. "Ci doveva essere un motivo per cui Sherlock stava parlando con qualcuno o chiedeva il suo aiuto, ed anche dietro le varie tipologie di gioco dell'app...il fatto che si tratti di giochi di deduzione e logica non è un caso", dichiara la Wilson.

Tale approccio ha pagato. L'applicazione è stata scaricata quasi un milione di volte dalla sua uscita all'inizio del 2014, ed è stata in testa alle classifiche di app in più di 39 Paesi. Una versione cinese uscita da poco pare aggiungerà un altro milione di download nei prossimi mesi.

Fortunatamente sia per The Project Factory che per Hartswood, l'applicazione si sta già rivelando un successo. "Sono soldi assicurati - non abbastanza per andare in pensione, ma siamo contenti di quanto stia vendendo, e lo rifaremmo", confessa la Wilson.

L'applicazione è stata inizialmente lanciata utilizzando un modello premium per sei mesi prima di essere convertita in un modello freemium per attirare nuovi giocatori man mano che il gioco si diffondeva.

"Si può giocare a due casi gratuitamente, e poi si deve pagare per sbloccare il resto dei casi," dice riguardo ai prezzi di oggi dell'app. "La cosa importante da fare è avere una strategia di prezzo per quanto riguarda quanto valutare la versione premium, quando abbassare il prezzo e quando far uscire la freemium - ed è diversa in ogni caso."

La Wilson dice che è importante tenere conto del lato commerciale di un progetto simile fin dall'inizio. "Se riesci davvero a interagire con il pubblico e premiare i tuoi fan e a farli partecipare a quello che sta succedendo, puoi riuscire a guadagnare, ma troppo spesso lo si comprende solo alla fine. Devi pensare a quello che stai vendendo, perché la gente dovrebbe pagare per averlo e come si può migliorare l'esperienza per far continuare la gente a giocare," continua.

"Devi pensare se rendere l'app gratuita o far uscire una versione freemium o premium. Decidi se è più opportuna la pubblicità o la sponsorizzazione, o se il merchandising può essere più indicato. Niente di tutto questo è così complesso, ma la gente non sembra prenderlo in considerazione fin dall'inizio. "

È solo una delle lezioni che la Wilson spera di impartire ai partecipanti a The Pixel Lab questa estate. "Il mio background è incentrato sui cellulari come dispositivi centrali nella vita della gente", dice. "Mi interessa il mobile e le esperienze in cui l'uomo è al centro, la persona, e il coinvolgimento e la partecipazione della gente.

"Parlando di The Lab, sarò interessata alla coerenza delle esperienze che i partecipanti stanno sviluppando, e a che cosa si può fare per incoraggiare le persone a partecipare, guardando al ruolo della "gamification", e agli incentivi che dovrebbero far tornare a giocare gli utenti più e più volte. Una cosa che sappiamo con queste esperienze è che la gente si stufa. Voglio sapere cosa possiamo fare per intrattenerli più a lungo. "

The Pixel Lab di Power to the Pixel è un workshop di sviluppo che si terrà dal 28 giugno al 4 luglio - le iscrizioni sono aperte. Il termine per i produttori e professionisti dei media interessati a iscriversi è giovedì 26 marzo alle ore 18.00 GMT. Per ulteriori informazioni sul programma e su come iscriversi, consultare il sito di Power to the Pixel: http://www.powertothepixel.com/events-and-training/pttp-events/pixel-lab-2015

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(Tradotto dall'inglese)

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