email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Vittorio Cecchi Gori • Produttore

"Non ho paura di nessuno"

di 

- Da Cannes il produttore spara a zero contro tutti. E annuncia "un film sulla mia vita da perseguitato, con nomi e cognomi"

Vittorio Cecchi Gori scatenato, contro tutto e contro tutti: contro tutti tranne uno, Silvio Berlusconi. Sembrava Berlusconi il suo Grande Persecutore. Invece no. Lo dice oggi, in un fiume in piena di parole rovesciate sui giornalisti. Vittorio Cecchi Gori è arrivato questa mattina a Cannes, e sotto la tenda di Italiacinema racconta la sua verità, i suoi progetti, il suo "j'accuse".

Prima di tutto, i film. "Torno a produrre film, anzi: non ho mai smesso. Farò il nuovo film di Carlo Verdone, quello di Vanzina, di Ricky Tognazzi, di Simona Izzo, di Paolo Virzì, di Francesca Archibugi, di Antonio Albanese, di Gianni Amelio", annuncia Cecchi Gori. E poi, i due progetti più fragorosamente suoi: "Enzo D'Alò farà un film che ho scritto io, un cartone animato sulla storia del presepe che si chiamerà La cantata dei pastori. E poi, ho deciso che farò un film sulla mia vita. Sulla mia vicenda, su questi tre anni di persecuzioni che ho patito. Con nomi e cognomi: non ho paura di nessuno, io". Chi lo interpreterà? "Vorrei saperlo anche io: o lo facciamo io e Valeria, oppure aiutatemi voi giornalisti, chi ci metto?".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

L'azienda, il crollo finanziario. "Mi hanno distrutto a scopo di lucro. C'è stato un clima politico che ha permesso che mi depredassero. Avevo una ditta sana, che faceva gola a molti. Così mi hanno derubato".

Benigni: "Lo hanno voluto distruggere in America. Hanno lanciato Pinocchio [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
come un film per ragazzi, con la pubblicità nei negozi di giocattoli, e sapevano di mandarlo al massacro. L'hanno fatto perché Benigni non voleva firmare contratti americani. L'hanno punito". Nanni Moretti: "Usa il cinema, e anche Cannes, per fare politica. Sbaglia: lui deve rispettare il presidente del Consiglio. E perché sia chiaro: non è Berlusconi il ladro delle mie tv". Chi, allora?

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy