Krzysztof Zanussi • Regista
"Le certezze sono sempre pericolose"
- Abbiamo incontrato il maestro polacco Krzysztof Zanussi per parlare di Corpo estraneo al 17° Festival del Cinema Europeo di Lecce, dove ha ricevuto l'Ulivo d'oro alla carriera

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intervista: Krzysztof Zanussi
scheda film], l'ultimo film del maestro polacco Krzysztof Zanussi, arriva nelle sale italiane il 5 maggio, distribuito da Lab80. La coproduzione tra Polonia, con Studio Filmowe TOR, Italia, con Revolver Film, e Russia è un dramma psicologico che affronta i temi della crisi dei valori culturali e religiosi. Abbiamo incontrato Zanussi al 17° Festival del Cinema Europeo di Lecce, dove ha ricevuto l'Ulivo d'oro alla carriera.
Cineuropa: C'è una costante nel suo cinema, la messa in discussione di ogni certezza politica, sociale e religiosa.
Krzysztof Zanussi: Le certezze sono sempre pericolose perché sono il segno di una stortura mentale. Un uomo può dirsi vivo fino a che mette in discussione tutte le sue certezze. Questo non significa che dobbiamo coltivare il dubbio, che è proprio di chi investiga il mondo. Anche nella religione la fede troppo certa è pericolosa, perché deve invece essere sempre esaminata e messa alla prova.
Protagonista è Angelo, un cristiano fervente, che a Varsavia trova lavoro in una multinazionale.
Dall'altra parte abbiamo una schiera di donne emancipate che superano gli uomini per cinismo e brutalità. Il risultato dello scontro ha il sapore di un pareggio: l'idealismo vacilla nonostante la guida del suo Dio, ma anche il cinismo mostra segni di cedimento.
Con TOR Film Studio lei è anche il coproduttore di Game Count (leggi la news), nuovo film di Agnieszka Holland, un thriller tratto da un libro della scrittrice polacca Olga Tokarczuk.
È un film difficile e audace che coinvolge 5 paesi europei: Polonia, Svezia, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia. In questo modo speriamo di difenderlo e poterlo distribuire in vari territori.
L'idea di un'Europa davvero unita è in crisi?
L'Europa ha fatto comunque grandi passi in avanti, non possiamo negare una certa unione. Abbiamo un'Europa di ispirazione cristiana, anche se non è più così forte come un tempo.
Intanto si ergono muri per fermare i migranti.
Noi europei abbiamo raggiunto un certo benessere e non siamo pronti a condividerlo con gli altri. Diventa importante riflettere su quale sia la misura della nostra generosità.
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