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Lucía Recalde • Capo unità Europa Creativa MEDIA

“MEDIA si adatterà sempre alle nuove situazioni e realtà”

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- Cineuropa ha incontrato la capo unità di Europa Creativa MEDIA, Lucía Recalde, durante la seconda edizione dell’European Film Forum a Tallinn, e prima della sua edizione 25° anniversario a Bruxelles

Lucía Recalde  • Capo unità Europa Creativa MEDIA
Lucía Recalde, allo European Film Forum di Tallinn (© BNFF)

La scorsa settimana, il Black Nights Film Festival di Tallinn ha ospitato l’European Film Forum per la seconda volta (leggi la news). La capo unità di Europa Creativa MEDIALucía Recalde, era presente all’evento, e abbiamo colto l’occasione per discutere con lei di alcune delle questioni più urgenti nell’industria. Dopo Tallinn, lo European Film Forum celebra a Bruxelles il 25° anniversario del programma MEDIA con un’edizione speciale, dal titolo "Investire nella creatività, costruire il futuro" (leggi la news).

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Cineuropa: Nel corso dell’anno, in occasione dei vari European Film Forum, quali sviluppi ha potuto osservare?
Lucía Recalde: Penso che ora il dialogo si sia stabilito. Pensiamo che abbia avuto un effetto positivo sui diversi attori della catena del valore, che si sono riuniti in modo più regolare per discutere l’uno con l'altro. Riguardo ai temi che abbiamo coperto con questi dibattiti, non volevamo impostare un programma specifico, così all’inizio li abbiamo lasciati volutamente aperti. Volevamo davvero sapere quali sono i punti di vista e le preoccupazioni principali delle parti in causa, e ciò che vediamo ora è che c’è già un certo consenso sui temi più importanti su cui dovremo lavorare in futuro.

Quali sono questi temi?
Ci sono cinque temi principali. Il primo è che abbiamo davvero bisogno di investire nelle persone. L'Europa è una meravigliosa fucina di talenti, e abbiamo bisogno di coltivare questo talento e preparare i diversi professionisti per il passaggio al digitale. I professionisti hanno bisogno di essere dotati di strumenti creativi, tecnologici e imprenditoriali in modo che possano fare il miglior uso dei dati e dei social media per coinvolgere il pubblico, promuovere i film, comprendere le strategie di marketing e così via. Il secondo tema è sperimentare di più con i contenuti e i formati. La tecnologia è la chiave per far ciò, e il programma MEDIA dovrebbe considerare questa diversità e questo contesto nelle sue azioni in futuro. Il terzo tema, quello su cui passiamo più tempo a discutere senza dubbio, è favorire l'accesso ai contenuti oltre i confini. C'è una buona ragione per questo, ed è il dibattito sulla proposta legislativa del Mercato Unico Digitale (Digital Single Market - DSM). Ora, all'interno delle proposte sul DSM, ad esempio, la maggior parte delle parti interessate concordano sull'importanza dei sottotitoli e del doppiaggio per far meglio viaggiare i contenuti europei. Abbiamo un certo numero di proposte a tal proposito che vorremmo mettere sul tavolo per rispondere alle esigenze dell'industria audiovisiva. Il quarto tema è l'importanza della promozione, che è il tallone d'Achille del settore audiovisivo. Vi è un consenso davvero schiacciante su questo. Promozione significa non solo scoprire film, ma anche mettere in rilievo le opere, per esempio, sulle piattaforme online. Abbiamo sentito un mucchio di cose circa l'importanza dell’analisi dei dati e gli algoritmi, e pensiamo che ci sia davvero una grande opportunità di esplorare questi concetti. E, infine, il quinto tema è il modello di finanziamento. E’ chiaro che il modello di finanziamento attuale ha i suoi limiti, e abbiamo bisogno di esplorarne di nuovi.

E’ molto importante che non vi sia un modello universale, perché ciò che potrebbe funzionare per un film di grande scala potrebbe non funzionare per un film di piccolo budget. Abbiamo bisogno di incarnare questa diversità nelle nostre discussioni. Quindi, quello che dobbiamo esplorare in futuro è fino a che punto possiamo combinare le sovvenzioni di MEDIA con altri tipi di investimento, o anche giungere a nuove fonti di investimento che davvero spingano l'industria audiovisiva. Abbiamo sentito molto parlare di scalabilità, il che significa che alcuni player non hanno le dimensioni o il peso per provare realmente altre cose in questa nuova realtà del mercato, quindi abbiamo bisogno di pensare a come possiamo favorire l'adattamento nella catena del valore in futuro, più di quanto non stiamo facendo ora. Per far ciò, dobbiamo sapere che i dati sono la cosa più importante.

C'è una discussione in corso riguardo a queste linee guida: dovrebbe essere la Commissione europea a stabilirle, o dovrebbe farlo l'industria?
E’ proprio attraverso questo dialogo che coinvolgiamo gli operatori del settore nella catena del valore, il pubblico, le autorità (non dimentichiamo che i fondi cinematografici ci stanno mettendo molti più soldi che non la Commissione europea) e così via... E' responsabilità di tutti decidere su questa guida insieme. Non credo che ci sia una parte in grado di farlo da sola.

E’ stato un anno molto interessante per il programma MEDIA, con la nuova mappa dell'Europa (la Brexit, l'uscita della Turchia, l'ingresso di Israele, ecc). Come state affrontando queste sfide?
Il valore principale di MEDIA è stato, fin dall'inizio, la sua capacità di adattarsi alle sfide. E’ parte del DNA del programma, e da questo punto di vista, MEDIA si adatterà sempre alle nuove situazioni e realtà. Questa continuità è parte del programma, e noi dialoghiamo costantemente con gli Stati membri per assicurarci che il programma sia sempre in grado di rispondere a queste sfide. Quindi non è una cosa nuova; è sempre stato così.

L’anno prossimo vedrà molti cambiamenti nel programma?
Abbiamo un anno entusiasmante davanti a noi per il programma MEDIA, e per Europa Creativa in particolare. Attualmente stiamo lavorando alla valutazione intermedia di Europa Creativa. Il prossimo anno, presenteremo al Parlamento e al Consiglio il rapporto della Commissione sul programma, che sarà molto importante per preparare il terreno al nuovo successore del programma MEDIA Europa Creativa, la cui proposta dovrebbe essere presentata a breve, nel 2018.

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(Tradotto dall'inglese)

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