email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Vicky Miha • Produttrice

“Una conferma ulteriore che questa storia va raccontata”

di 

- Incontro con Vicky Miha, produttrice per Momento Film di Madame Luna di Binyam Berhane, progetto vincitore dell’Eurimages Co-Production Development Award al MIA di Roma

Vicky Miha • Produttrice
(© Vittoria Scarpa)

Prodotto da Vicky Miha e David Herdies per la compagnia svedese Momento Film, Madame Luna del regista eritreo Binyam Berhane si è aggiudicato il Co-Production Development Award assegnato da Eurimages il 22 ottobre scorso al MIA - Mercato Internazionale Audiovisivo di Roma. Abbiamo parlato di questo nuovo progetto con Miha, la cui filmografia include, come assistente produttore, il candidato all’Oscar Dogtooth [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Yorgos Lanthimos
scheda film
]
di Yorgos Lanthimos.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Cineuropa: Di che tratta Madame Luna e come è nato il progetto?
Vicky Miha:
Il progetto nasce da un articolo di giornale trovato da Binyam Berhane su una donna che era stata arrestata in Italia con l’accusa di essere responsabile della morte di un migliaio di persone nella traversata dalla Libia alle coste italiane. Una donna africana, lei stessa rifugiata, che faceva da traghettatrice ed entrata poi nel programma di protezione testimoni. La prima idea era di farne un documentario, ma poiché la donna era stata già arrestata, era impossibile mostrarne la storia. Così David Herdies, mio partner di produzione, ha deciso di svilupparlo in un progetto di film di finzione. E’ basato su fatti veri, ma vi abbiamo aggiunto molto.

Si tratta quindi del primo film di finzione di Momento Film, compagnia finora specializzata nella produzione di documentari?
Sì, è così. Ma il mio background è nella fiction, ed è anche per questo che sono diventata partner della società 18 mesi fa. La filmografia di Momento è composta essenzialmente da documentari, ma ora stiamo sviluppando cinque film di finzione, tra cui Madame Luna e il primo lungometraggio del regista colombiano Simón Mesa Soto, Palma d’oro del cortometraggio a Cannes. Questo nuovo progetto, intitolato Amparo, sarà presentato a Torino il mese prossimo.

Come è stata coinvolta nel progetto di Madame Luna la palestinese Suha Arraf, premiata sceneggiatrice di Il giardino di limoni [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
e La sposa siriana?
Quando David ha partecipato al workshop di produzione EAVE, a Praga, dove il progetto è stato sviluppato, stava cercando uno sceneggiatore, e il nome di Arraf è uscito fuori più volte: era una buona scelta, è una buona scrittrice, e poteva portare molto alla storia da una prospettiva femminile, e anche molta energia. Ha forgiato parecchio la trama.

Il film sarà una coproduzione: quali paesi vorreste coinvolgere?
La Svezia è il produttore principale, l’Italia è un partner strategico perché il 70% del film si svolge in Italia, per questo abbiamo presentato il progetto a Trieste, a When East Meets West, dove abbiamo vinto la partecipazione al MIA di Roma, di cui siamo molto contenti. Stiamo pensando a un terzo paese coproduttore, che potrebbe essere la Francia, la Germania o la Danimarca. Se potesse essere utile al progetto, potremmo aggiungere un quarto partner. La Grecia per ora non fa parte del progetto, ma non si può mai dire.

Che cosa significa, in questa fase, vincere un premio come quello di Eurimages?
E’ estremamente importante perché dà molta visibilità al progetto, sarà d’aiuto per le prossime fasi dello sviluppo. Il casting è fondamentale perché stiamo cercando due protagoniste femminili africane, e non è facile, non ci sono scelte ovvie. Le storie dall'Africa spesso finiscono per diventare lo sfondo a un protagonista bianco che cerca di fare "bene". Il marchio Eurimages in questo momento è estremamente importante in quanto conferma la nostra intenzione di raccontare la storia dalla prospettiva di una donna africana. E ovviamente, ci aiuterà con i partner. Il premio in soldi (20.000 euro, ndr) è considerevole, ma questo riconoscimento è soprattutto la conferma che questa storia va raccontata.

Quali sono le linee guida di Momento Film come casa di produzione?
Tra le produzioni più recenti c’è Ouaga Girls [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, su cinque donne meccaniche d’auto a Ouagadougou. Abbiamo in produzione, tra gli altri, il film del regista spagnolo Eloy Domínguez Serén, Hamada, ambientato in un campo profughi nel Sahara Occidentale, e poi Gods della premiata regista Ahang Bashi e Transnistra di Anna Eborn. C’è molta diversità nelle storie che Momento Film produce, sono ambientate in tutto il mondo, non devono necessariamente essere svedesi o europee. C’è molta diversità e voci forti, storie importanti, quasi sempre con una questione sociale sullo sfondo, o in primo piano.

Come si sta evolvendo il panorama produttivo in Europa?
Stiamo vivendo un momento di grandi sfide. Non sappiamo quale modello di business di affermerà nei prossimi due anni, le grandi piattaforme online stanno diventando sempre più forti. Possiamo anche vendere un film a queste piattaforme, ma non sappiamo quante persone lo vedranno, il sistema è ancora oscuro. Se non sai se un film funziona o no, come fai a produrre quello successivo e a convincere la gente che quella storia è importante e ha un suo pubblico? Ci sono cambiamenti molto veloci, ma anche nuove opportunità da esplorare.

Quali sono i prossimi step del progetto Madame Luna?
I prossimi step sono finalizzare alcuni elementi creativi, lavorare sulla terza versione dello script, trovare partner potenziali e fare domanda per i finanziamenti nel 2018. Le riprese dovrebbero cominciare nel 2019, in primavera. Il film ha anche il supporto allo sviluppo di Europa Creativa e dello Swedish Film Institute.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy