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APULIA FILM FORUM 2019

Raffaella Delvecchio e Roberto Corciulo • International Production Manager e Film Fund Manager, Apulia Film Commission

“Un modello nell’utilizzo e nella spesa dei fondi europei”

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- Raffaella Delvecchio e Roberto Corciulo di Apulia Film Commission ci parlano dei vantaggi di girare in Puglia e delle nuove opportunità di finanziamento

Raffaella Delvecchio e Roberto Corciulo  • International Production Manager e Film Fund Manager, Apulia Film Commission

Un sistema in cui servizi, location e fondi si combinano in modo vincente, e che sta consolidando la Puglia come regione italiana del cinema e dell’audiovisivo. Dal 2007, suo anno di nascita, l’Apulia Film Commission ha accolto 549 progetti, ne ha finanziati direttamente 413 e ha allocato 32 milioni di fondi, per un impatto economico sul territorio calcolato in oltre 100 milioni di euro. Tra gli autori che hanno girato nella regione ci sono Ermanno Olmi, Paul Haggis, Daniele Ciprì, Sergio Rubini, Patty Jenkins, Mario Martone, Goran Paskaljevic e Carlo Verdone. Abbiamo parlato con Raffaella Delvecchio e Roberto Corciulo – rispettivamente International Production Manager e Film Fund Manager dell’Apulia Film Commission – del cosiddetto Sistema Puglia, in occasione del 10° Apulia Film Forum (10-12 ottobre) che si è concluso sabato scorso a Brindisi.

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Cineuropa: Si può dire che la Puglia sia sempre di più sui radar delle produzioni nazionali e internazionali?
Raffaella Delvecchio:
L’anno scorso abbiamo ospitato la nostra prima produzione Netflix, 6 Underground diretta da Michael Bay, con protagonista Ryan Reynolds, che è stata girata a Taranto e sarà lanciata sulla piattaforma streaming globale il 13 dicembre 2019. Quest’anno, in Puglia, Matteo Garrone ha girato il suo Pinocchio che uscirà nelle sale il prossimo Natale. Appena due settimane fa è stata la volta di Daniel Craig, sbarcato a Gravina di Puglia con il nuovo James Bond, No Time to Die. Diciamo che dal governo regionale di Nichi Vendola, che puntò in particolar modo sulle politiche culturali e sulle nuove generazioni, la Puglia ha cominciato a vivere il suo Rinascimento e oggi, dopo 12 anni di attività, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo una Film Commission riconoscibile, in Italia e in Europa, che è reputata un modello nell’utilizzo e nella spesa dei fondi europei. Ora ci stiamo affacciando in modo più concreto sul Nord America, grazie alle produzioni internazionali ospitate a partire dal 2014, quando abbiamo avviato il primo fondo dedicato alle produzioni internazionali (poi confluito nel fondo generale Apulia Film Fund), ma sempre mantenendo un occhio attento alle piccole e medie imprese locali per generare investimenti, occupazione, sviluppo e crescita sul territorio.

Che cosa attira, in particolare, le produzioni internazionali in Puglia?
R.D.:
In Puglia si viene a girare in esterni, quello che colpisce è la luce, la possibilità, a seconda delle stagioni, di vedere lo stesso luogo in diversi colori, e in maniera naturale. Poi il fatto che il territorio accolga e non respinga, è una fortuna che abbiamo scoperto ospitando i set: questo genera facilità a lavorare sul territorio e comodità per gli stranieri nella gestione del flusso di lavoro. I nostri reparti sono cresciuti nel corso degli anni, l’inglese è diventato di uso comune, date le funzionalità del nostro fondo molte società nazionali hanno aperto filiali sul territorio, quindi la Puglia può offrire tutto quello che serve per poter lavorare al meglio.

Anche i fondi a disposizione hanno la loro attrattiva?
Roberto Corciulo:
Siamo stati i primi in Italia a introdurre nel 2014 il meccanismo del rimborso automatico (cash rebate), cioè il produttore con un preventivo dettagliato poteva per la prima volta sapere quanto il fondo avrebbe potuto restituirgli, rendendo le fonti di finanziamento più o meno certe – mentre prima il contributo era più aleatorio. Da quando dal 2015 l’Apulia Film Fund è in mano alla Regione Puglia, da 1 milione e mezzo siamo passati a 3 milioni nel 2016, a 5 milioni nel 2017, fino ad arrivare ai 10 milioni dell’ultimo fondo chiuso ad agosto. Riguardo a quest’ultimo, ci sono arrivate 145 applicazioni, +88 % rispetto al 2017, e abbiamo finanziato quasi metà dei progetti ricevuti. Era previsto che il fondo fosse triennale, ma è andato talmente forte che abbiamo già allocato quasi tutto. Perciò Apulia Film Commission prevede per gennaio 2020 il lancio di un ulteriore fondo da 5 milioni di euro, che introdurrà una nuova categoria: la realtà virtuale.

Intanto avete anche reintrodotto il fondo per lo sviluppo.
R.C.:
Nato in primissima edizione nel 2013, era stato chiuso nel 2014 e riprende vita adesso, ripensato totalmente. È online dal 2 agosto (sono 238.000 euro), è un fondo veramente nuovo, l’accento è posto più sulla storia che sulle spese sul territorio: almeno il 50% della storia deve essere ambientata in Puglia. Il fondo rimborsa il 70% delle spese per lo sviluppo e la scrittura della sceneggiatura (tra le spese ammissibili ci sono anche la partecipazione a corsi di formazione co-finanziati da MEDIA-Europa Creativa o l’iscrizione del progetto a mercati internazionali e forum di coproduzione), ma la vera novità è che le spese a favore di autori e creativi devono rappresentare almeno il 60% del contributo. In questo modo cerchiamo di avvantaggiare la parte più debole della catena.

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