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SAN SEBASTIAN 2020 Concorso

Julien Temple • Regista di Crock of Gold: A Few Rounds With Shane MacGowan

"Vuoi mostrare un ritratto onesto di come pensi che l'uomo sia"

di 

- Cineuropa ha parlato con Julien Temple del suo splendido tributo al frontman dei The Pogues, Crock of Gold: A Few Rounds With Shane MacGowan

Julien Temple • Regista di Crock of Gold: A Few Rounds With Shane MacGowan
(© Jorge Fuembuena/Festival de San Sebastián)

Julien Temple ha presentato Crock of Gold: A Few Rounds With Shane MacGowan [+leggi anche:
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intervista: Julien Temple
scheda film
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, il suo affascinante tributo al cantante dei The Pogues, in competizione al Festival di San Sebastiàn. Abbiamo parlato con il regista sulla visione dei rapporti tra Irlanda e Regno Unito attraverso gli occhi di Shane MacGowan, il quale ha avuto un approccio onesto e gli è stato chiesto di essere il regista da Johnny Depp.

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Cineuropa: Come sei stato coinvolto nel fare un film su Shane MacGowan?
Julien Temple: Shane e il suo manager, Gerry O’Boyle, me lo hanno chiesto. Shane mi ha sempre intrigato, ma non ero sicuro di volerlo fare. Stavo facendo altro a quel tempo. Non mi sono veramente convinto fino a quando Johnny Depp si è messo in contatto con me chiedendomi se lo avrei fatto o meno visto che adesso era coinvolto anche lui. Conosco Johnny da tanto tempo, e lui conosce Shane da tanto tempo. Ciò significava avere del supporto grazie al coinvolgimento di Johnny [nel tenere Shane concentrato].

È anche un film sull’Irlanda e la sua relazione con il Regno Unito.
Il fatto che Shane è un immigrato irlandese di prima generazione, inglese quanto irlandese, era un altro fattore che mi interessava. Lui stesso è un personaggio affascinante, e l’idea di poter raccontare quell’esperienza attraverso i suoi occhi e ottenere un senso d’Inghilterra e Irlanda attraverso le sue canzoni, valutando il suo comportamento riguardante il tutto, è ciò che mi ha veramente convinto di farlo.

Il film è anche un fantastico esempio su come usare materiale d’archivio. Potresti parlare di come hai messo le varie risorse insieme?
È iniziato con Shane che ci ha detto di non voleva fare nessuna intervista, il che ha reso le cose un po’ più difficili, ma alla fine, penso che sia stata una cosa positiva, visto che ci ha mandato in cerca di qualsiasi tipo di frammento di lui che parla – che sia stata una audiocassetta in cui parla con un giornalista alle 5 di mattina, o lui che parla dietro le quinte con un’altra band. Per me la qualità dell’audio non importava. Nelle vecchie registrazioni è nel suo picco, e c’è qualcosa di più emozionante e immediato al riguardo. Inoltre ci ha permesso di parlare di lui con altre persone, e ciò è stato molto interessante. Ciò ha mostrato parti differenti del suo personaggio: Shane era molto diverso quando parlava con Gerry Adams piuttosto che quando parlava con Bobby Gillespie.

Poi ci sono delle registrazioni fantastiche di lui che parla della sua infanzia, e ovviamente non c’è nessuna ripresa di ciò. Quindi come hai intenzione di mostrarlo? L’animazione è qualcosa che ho fatto fin dall’inizio. Sono stato fortunato di essere stato nella scuola di cinema con degli studenti che hanno animato delle parti di The Great Rock 'n' Roll Swindle per me. Poi la moglie di Shane è stata molto d’aiuto nel farlo parlare di come si sente oggi, è stato importante avere qualche tipo di connessione con lui nel presente.

La struttura del film ricorda molto la personalità di Shane, si rivela nei vari cambi di direzione e nell’avere ciò che sembrano dei pensieri impulsivi.
Sì. Vuoi mostrare una rappresentazione onesta di ciò che credi quella persona sia: mostrare che ci sono molte contraddizioni, tanti difetti nel suo personaggio come tanti trionfi in merito allo scrivere canzoni e quant’altro. Nel bene o nel male, è una celebrazione di un incredibile cantautore, musicista e personalità. C’è ovviamente un arco tragico della sua vita, ma in qualche modo rimane esaltante, e volevo provare a catturare quella tensione attraverso ciò che lui è.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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