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Italia

Minnie Ferrara • Direttrice, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti

“È fondamentale che la formazione crei un collegamento diretto col mondo del lavoro e si preoccupi di formare le figure richieste dal mercato”

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- Abbiamo colto l’occasione di discutere con la direttrice della scuola di cinema le opportunità offerte dalla prestigiosa istituzione milanese

Minnie Ferrara  • Direttrice, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti

Abbiamo incontrato Minnie Ferrara, direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. Durante la nostra conversazione abbiamo discusso dell’offerta formativa, dei principali obiettivi pedagogici e delle forti connessioni che la scuola ha stabilito con l’industria italiana dell’audiovisivo. La scuola è parte del GEECT (European Grouping of Film and Television Schools) e del CILECT (International Association of Film and Television Schools).

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Cineuropa: Come si configura l’offerta formativa della scuola? Qual è la vostra mission?
Minnie Ferrara: La Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti nasce nei primi anni ’50 e vede l’incremento della sua attività più strutturata intorno agli anni ’60. Da allora, ha continuato un percorso di crescita e consolidamento aumentando sempre di più l’offerta formativa. Oggi abbiamo diversi corsi. Il primo è un corso triennale diurno al termine del quale si può conseguire un Diploma equipollente alla Laurea in Arte e Tecnologia del Cinema e dell’Audiovisivo. Questo percorso prevede otto indirizzi diversi. Si parte da un primo anno comune a tutti gli indirizzi che serve a porre la basi teoriche e generali del cinema e della produzione audiovisiva. Al termine del primo anno, gli studenti scelgono – o vengono aiutati a scegliere – il proprio indirizzo. Gli indirizzi disponibili sono Regia, Sceneggiatura, Produzione, Animazione, Ripresa e Fotografia, Montaggio, Suono e Multimedia. Inoltre, abbiamo il tradizionale corso serale. Questi corsi durano mediamente un anno e coprono Sceneggiatura, Produzione, Documentario, Social Video Maker, insieme al nuovo corso di Film Critic and Programmer. Offriamo anche diversi corsi brevi, specializzanti e molto professionalizzanti, destinati ai nostri diplomati e a chiunque  sia interessato ad approfondire determinati ambiti, nell’idea di perseguire una formazione permanente. Le summer school seguono un approccio simile. Infine, c’è il nuovissimo Master specialistico organizzato con il sostegno di Netflix, ovvero un master in Series Development finalizzato allo sviluppo ed alla produzione creativa della serialità. Il master è incentrato sulla formazione di una nuova figura professionale, ovvero quella del development executive, chiamato da alcuni produttore delegato o produttore creativo, comunque colui che in futuro diventerà l’head of drama o l’head of content dei diversi broadcaster o produttori indipendenti. Si tratta di una figura con competenze editoriali molto solide, ma in grado di seguire lo sviluppo del contenuto dalla sua ideazione fino alla messa in onda. In un momento di grave crisi per il nostro settore come questo è fondamentale che la formazione crei un collegamento diretto col mondo del lavoro e si preoccupi di formare le figure richieste dal mercato.

In che lingua si tengono i corsi?
I corsi della triennale si tengono in italiano, anche se possono esserci degli incontri con ospiti internazionali condotti in inglese. All’interno del master, invece, molto si fa in italiano ma abbiamo diversi docenti internazionali che insegneranno in inglese. Pertanto, chiediamo un livello di conoscenza avanzato della lingua come requisito d’accesso. 

Come si preparano gli studenti per l’ammissione?
Prima sostengono un esame scritto a risposta multipla. Superato questo test, accedono ai colloqui, dove possono portare anche i loro materiali. Sul nostro sito sono indicati dei testi di riferimento per prepararsi all’esame, aggiornati regolarmente. Alcuni testi sono di cultura generale, altri sono specialistici del nostro settore.

Sono disponibili delle borse di studio?
Sì. Ci sono due tipologie di sostegni. Alcune borse, come per tutte le altre università, sono offerte dal Diritto allo Studio Universitario; altri sostegni o premi in denaro, invece, sono forniti da donazioni private.

I tirocini sono opzionali o obbligatori?
Prima di potersi laureare gli studenti devono guadagnare dei crediti che provengono dai tirocini curriculari. Dopo il diploma, li accompagniamo in una serie di tirocini extra-curriculari. Siamo in contatto con diverse case di produzione e player del settore sempre alla ricerca di neodiplomati da inserire in staff e da far crescere.

Come avete cambiato le attività didattiche in epoca Covid?
Abbiamo fatto i salti mortali, se devo riassumere in una frase che rende molto bene l’idea! Durante il primo anno, siamo stati presi alla sprovvista, come tutti. Tuttavia, non abbiamo mai interrotto le lezioni. Siamo riusciti a fare tutta la parte teorica e a fare delle sperimentazioni pratiche da remoto. Poi abbiamo rinviato la fine dell’anno accademico; gli studenti si sono diplomati a settembre e, con un grande sforzo e lavorando h24, siamo riusciti a recuperare i laboratori. Quest’anno siamo stati più preparati e siamo riusciti ad organizzare le cose anticipando il più possibile i laboratori quando i regolamenti lo consentivano, restando pronti ad adottare soluzioni alternative. Ad oggi siamo in pari, ce l’abbiamo fatta!

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