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CANNES 2021 Un Certain Regard

Eskil Vogt • Regista di The Innocents

"Poiché i bambini sono ancora 'incompiuti', creano storie molto interessanti"

di 

- CANNES 2021: Il regista norvegese ci dice di più sul suo agghiacciante racconto sull'infanzia, che ha scritto e diretto

Eskil Vogt  • Regista di The Innocents
(© Mer Films)

Tra i norvegesi presenti all'edizione di quest'anno del Festival di Cannes, Eskil Vogt potrebbe essere uno dei più attivi e stimati. Oltre alla sceneggiatura di The Worst Person in the World [+leggi anche:
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di Joachim Trier, in competizione, si presenta anche con The Innocents [+leggi anche:
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, proiettato nella sezione Un Certain Regard, un agghiacciante racconto d'infanzia, tutto scritto e diretto da lui stesso.

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Cineuropa: Questo film avrebbe potuto tranquillamente chiamarsi Beware of Children [+leggi anche:
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, no?
Eskil Vogt: Credimi, è stato uno scherzo ricorrente mentre lavoravamo a questo film. Un altro norvegese ci ha rubato il titolo, vero? Avrebbe potuto davvero funzionare. Ma Dag Johan Haugerud ha fatto un film fantastico, quindi va tutto bene.

Cosa ne pensi della descrizione "Let the Right One In [+leggi anche:
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incontra i Peanuts"?
Abbastanza selvaggia! Diverse persone hanno già menzionato Let the Right One In, ma è la prima volta per i Peanuts. Mi piacciono molto i Peanuts, ho letto alcuni dei libri a mio figlio, quindi potrebbero essersi intrufolati. Posso certamente conviverci.

The Innocents è il tuo secondo lungometraggio, dopo Blind [+leggi anche:
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. Da quanto tempo ci lavori?
C’è voluto un po' di tempo dopo Blind, ma l'idea è stata con me per un paio d'anni. Nel periodo in cui io e Joachim abbiamo scritto Thelma [+leggi anche:
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, abbiamo anche iniziato a cercare alcuni temi che non avevamo ancora esplorato. Per ispirarmi un po’ in generale, ho guardato alcuni film e letto dei manga giapponesi, e l'idea è filtrata dentro di me e lentamente è cresciuta.

La tua stessa genitorialità ha influenzato il processo?
Questo film non sarebbe stato realizzato se non fossi stato un genitore. Ho osservato i miei figli e ho ricordato la mia infanzia, ciò mi ha dato molti stimoli per la sceneggiatura. Joachim, che è appena diventato genitore, si sta interessando ora a temi legati all'infanzia, cosa che prima non aveva mai fatto. Sicuramente acquisisci una nuova sensibilità, attraverso la paura che qualcosa di terribile accada a tuo figlio, o che tuo figlio faccia qualcosa di terribile. Sono in costante negoziazione con me stesso sul fatto che qualcosa possa andare storto. Ma devi lasciarli liberi; altrimenti, non impareranno a diventare esseri umani.

Molte storie d'infanzia là fuori hanno una tonalità rosea e un'atmosfera calda e solare, ma ce ne sono anche alcune su dei bambini cattivi, a volte con, e a volte senza, una ragione per esserlo. The Innocents rientra sicuramente in quest'ultima categoria.
Il detto che la nostra infanzia è stata tutta rosea e felice, e che ci ricordiamo solo delle cose belle, è l'unica cosa che mi sforzo di evitare qui. Si parla dell'immaginazione meravigliosamente illimitata che avevamo da bambini, che potrebbe facilmente trasformarsi in orrori e incubi. Non sono mai stato così spaventato come quando ero bambino. Anche l'aspetto morale lo trovo immensamente interessante. Puoi dire che un bambino fa una cosa cattiva, ma puoi dire che un bambino è cattivo? Si sta ancora sviluppando, raccogliendo empatia, compassione e morale - si spera. Ma puoi fare qualcosa di impulsivo, anche se sei "carino", giocando, testando limiti, sperimentando - e all'improvviso fai qualcosa di terribile. Poiché i bambini sono ancora 'incompiuti', creano storie molto interessanti.

Ti faccio la stessa domanda che è stata fatta a Joachim Trier l'altro giorno: voi due vi conoscete da quando eravate degli adolescenti con grandi sogni. In questi ultimi giorni avete mostrato un film a testa qui a Cannes. Quali sono i tuoi pensieri a riguardo?
Joachim è il mio migliore amico. Indipendentemente da chi di noi è qui con un film, ci sosterremo sempre pienamente a vicenda. Ma lavoriamo insieme e scriviamo insieme, ed è lui che chiamo ogni volta che ho bisogno di consigli sul mio lavoro o se ho bisogno di una spalla su cui piangere. Questo è un lusso completo. Amo sedermi in un cinema affollato e ascoltare i dialoghi norvegesi sullo schermo, carichi di cose stupide che io e lui ci diciamo. Amo il fatto che queste cose possano comunicare con persone di tutto il mondo. Abbastanza strano, non è vero? Siamo solo due vecchi amici.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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