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LONDRA 2021

Martyn Robertson • Regista di Ride the Wave

"Puoi vedere i genitori di Ben nel loro stato più vulnerabile"

di 

- Il regista scozzese parla del suo film, apparentemente un documentario sul surf ma anche un racconto di formazione sul quattordicenne Ben Larg

Martyn Robertson  • Regista di Ride the Wave

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del regista scozzese Martyn Robertson è un documentario sul quattordicenne Ben Larg che, all'età di 12 anni, è stato campione scozzese di surf under 18. Pur essendo apparentemente un film sul surf, è anche un racconto di formazione che vede Ben non andare più a scuola dopo essere stato vittima di bullismo e iniziare a interessarsi alle ragazze. Dall’altro lato c’è il crescente senso di apprensione dei genitori quando Ben affronta onde sempre più grandi. Ride the Wave è il primo documentario di Roberston.

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Cineuropa: Come ha scoperto Ben?
Martyn Robertson:
Conosco la famiglia di Ben da diversi anni, avendo visitato Tiree quando ero piccolo - quell'isola remota nelle Ebridi scozzesi in cui vivono. Avevo perso un po' i contatti con loro, ma avevo seguito le notizie sui media sul successo del giovane Ben nel surf. Così, circa cinque anni fa, ho telefonato a Marty, suo padre, che si trovava in quel momento su una spiaggia di Fuerteventura e stava osservando Ben mentre surfava un'onda di tre metri, e credo che a quel punto Ben avesse 11 anni. Gli ho detto: "Senti, sono molto interessato a seguire questa storia".

Quando si è trasformato in una storia che non fosse solo quella di un giovane prodigio del surf?
Stavo guardando molti film sul surf e ho pensato che il problema dei film sul surf è che si assomigliano tutti. Sono belli e piacevoli da guardare, ma ho sempre pensato che avessero bisogno di una narrazione più articolata. Stavo cercando quella di Ben e, naturalmente, l'ho trovata proprio di fronte a me, sulla sua isola natale, al largo della costa occidentale della Scozia, dove Ben non si trova bene fin da bambino. E questo è strano perché Ben è il ragazzo più figo della città: sembra il classico surfista californiano, ma è scozzese.

Il documentario si basa sull'idea che i genitori vivano i propri sogni attraverso i figli. Come è nata?
Credo che lo si veda nella prima metà del film, con le classiche scene di papà sulla spiaggia, la frustrazione di essere un genitore e magari di avere un figlio che non si rende conto dell'opportunità che ha davanti a sé. I suoi genitori sono surfisti competenti, ma Ben ha le palle molto più grandi di loro. Alcuni dei migliori surfisti del mondo hanno sottolineato il coraggio di Ben nell'affrontare le grandi onde. Lo si vede nel corso del film e ci si chiede cosa passi per la testa del padre.

E mentre Ben migliora, si vede Marty chiedersi sempre più spesso se spingere Ben in quel modo sia stata una buona decisione, visti i pericoli.
Assolutamente. È interessante perché durante le riprese mia moglie è rimasta incinta e io stavo iniziando a pensare alla paternità. Poi, durante l'ultimo anno di produzione, abbiamo avuto il nostro primo figlio. Mi sono interessato molto a quello che succedeva nella testa di Marty. In realtà, Marty era terrorizzato da tutto. Era sempre intento a capire dove fosse l'ospedale più vicino, come arrivarci e quanto tempo ci sarebbe voluto. Si vedono i genitori di Ben nella loro vulnerabilità, e credo che sia quello che succede quando tuo figlio ti dice di voler portare all'estremo l'hobby che tu gli hai fatto conoscere, mettendo in pericolo la sua vita.

Avete girato il film in tre anni. Come lo avete finanziato?
Screen Scotland solamente ha finanziato il film. L'altra parte del pacchetto finanziario è stata in gran parte costituita dalla buona volontà e dallo spirito positivo degli operatori del settore in Scozia. Abbiamo avuto un enorme sostegno da parte della Met Films di Londra. Abbiamo avuto anche Hopscotch Films. Mi hanno incoraggiato a essere più ambizioso, insieme allo Scottish Documentary Institute, che mi ha spinto ad andare ai festival in giro per il mondo e a fare rete. Essendo il mio primo lungometraggio è stata una vera e propria esperienza di apprendimento.

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(Tradotto dall'inglese)

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