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SAN SEBASTIAN 2022 Concorso

Pilar Palomero • Regista di La maternal

“Fa male vedere una ragazza così giovane vivere qualcosa che non le corrisponde per via della sua età”

di 

- La regista spagnola presenta il suo secondo film dopo il premiato Las niñas, stavolta incentrato sul problema delle gravidanze adolescenziali

Pilar Palomero • Regista di La maternal
(© Gari Garaialde/SSIFF)

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di Pilar Palomero è stata la grande sorpresa del cinema spagnolo nel 2020: dopo essere passato alla Berlinale, ha trionfato al Festival di Malaga e nella stagione dei premi, inclusi i Goya. Ora la regista è in corsa per la Conchiglia d'Oro della sezione ufficiale del 70° Festival di San Sebastian con il suo secondo lungometraggio, La maternal [+leggi anche:
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. L'abbiamo incontrata prima della proiezione del film al festival.

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Cineuropa: Prima sono state Las niñas [le bambine] le protagoniste della sua opera prima, ora si concentra sulle adolescenti.
Pilar Palomero:
Sì, le adolescenti… il film avrebbe potuto intitolarsi così.

Tanto amore da parte sua per queste tappe vitali della formazione.
Non è stata una cosa cosciente. In Las niñas volevo parlare di com'era stata la pubertà per molte persone della mia generazione, ma in questo caso il tema mi è arrivato più dall'esterno, anche se l'ho fatto mio: la mia produttrice Valérie Delpierre (Inicia Films) me l'ha proposto, ma mi sento molto a mio agio a lavorare con gli adolescenti e a parlarne, quindi non ho avuto problemi.

Però Las niñas era più autobiografico, vero?
Sì, La maternal non è autobiografico: ho iniziato a scrivere la sceneggiatura durante il montaggio di Las niñas ed è stato interessante, perché era stato un lavoro brutale cercare nei miei ricordi, ora invece è stato il contrario: ricevere testimonianze ed esperienze dall'esterno, un processo diverso, ecco perché sento anche che i due film sono diversi.

Anche lo stile varia, avvicinandosi a volte al documentario.
In La maternal quasi tutto il cast è composto da ragazze che sono madri nella vita reale e da un’educatrice. Mi interessava catturare la loro vera esperienza, non avere qualcuno che la interpretasse, ma qualcuno che l'avesse vissuta e facesse parte della sua personalità, che la portasse negli occhi e nel corpo.

Durante le sue ricerche per il film, in un certo senso, stava già scegliendo queste ragazze che appaiono nel film?
Sì, ho scritto la sceneggiatura nello stesso momento in cui stavo facendo queste ricerche e l'argomento è stato totalmente influenzato dal loro modo di essere: non si basa su ciascuna di loro, ma ne è molto impregnato. Quando ho pensato al cast, non potevo fare diversamente: ho fatto il provino a loro, che si sono avvicinate al film con un approccio attoriale.

Parlare di gravidanze adolescenziali è necessario perché ce ne sono ancora tante?
Sì, è una realtà attuale e questo, nel processo di documentazione, mi ha incoraggiato a girare il film, anche se l’argomento a volte poteva disturbarci: perché fa male vedere una ragazza così giovane vivere qualcosa che non le corresponde per via della sua età, è una cosa precoce. Essere un'adolescente e una madre sono momenti vitali antagonisti, come magneti che si respingono. Mi ha incuriosito sapere come combinassero entrambe le cose.

Eppure il corpo femminile è pronto per essere madre molto presto...
Una delle cose che mi intrigava di più era questa: biologicamente puoi essere madre, ma come stai a livello psicologico? Le ragazze che hanno lavorato al film sono madri favolose, ma loro sono le prime a non augurarlo a nessun’altra adolescente. Hanno affrontato la loro situazione, ma l'adolescenza non è un buon momento per essere madri.

Manca una buona educazione sessuale ed emotiva per evitare gravidanze precoci?
Assolutamente, questo è un tema che abbiamo tenuto a mente: tutte le ragazze mi hanno assicurato che l'educazione sessuale ricevuta è stata insufficiente. Che non si tratta solo di insegnare metodi contraccettivi o come evitare le malattie sessualmente trasmissibili, ma che è molto di più. E anche quello che dice lei: educazione emotiva, essere responsabili con gli affetti, imparare a comunicare, saper porre dei limiti nelle relazioni, e qualcosa di semplice e basilare come conoscere il proprio corpo. A tutto questo, nelle scuole, non viene data l'importanza che ha.

Il rapporto madre-figlia è molto importante in entrambi i suoi film.
Durante le mie ricerche mi sono accorta che le ragazze mi parlavano di rapporti molto intensi con le loro madri: tanto amore e tanto conflitto. Si ripete anche lo schema di giovane madre single con figlia incinta precoce: si spera che un giorno questo schema possa essere rotto.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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